La prima cosa da dire in assoluto è che sono ancora vivo e vegeto.
Molti si saranno chiesti che fine abbia fatto. Se provassi a scrivere un resoconto preciso degli avvenimenti ne risulterebbe un racconto inutilmente lungo e oltremodo noioso.
Sprecandoci sopra giusto due parole: dopo le vacanze pasquali mi è capitato di dover lasciare l'Italia in maniera improvvisa per una serie di impegni (impegni che ho francamente sottovalutato). Ho trascorso un paio di settimane frenetiche all'estero e al mio rientro ho anche pensato bene di ammalarmi. Niente di grave per fortuna (non sono stato in Messico), ma abbastanza da risucchiare annullandolo qualunque desiderio di aggiornare il blog.
Il risultato è stato di non aver pubblicato nessun post nell'ultimo mese.
Nel frattempo sembra essere successo un po' di tutto. Lasciando da parte gli avvenimenti nostrani, da quelli tragici come il terremoto in Abruzzo a quelli patetici come le vicende "sentimentali" del nostro primo ministro, nel mondo economico sembra essere tornata la calma. Almeno a sentire signori come Geithner e Tremonti i quali affermano con sicurezza che il peggio della crisi economica sia ormai alle nostre spalle.
Alcuni dati mostrano effettivamente un rallentamento nella velocità a cui l'economia precipita. Fatto che sorprende pochi. Resta da vedere per quanto ancora i dati continueranno ad indicare un peggioramento, seppure più contenuto, e quanto ci vorrà prima che si verifichi una reale risalita.
Non vedo nessuno di questi due eventi dietro l'angolo (ne riparlerò in futuro).
Sono usciti nelle ultime settimane anche i risultati del primo quarto per il settore bancario: tutti invariabilmente superiori alle attese (una vera e propria farsa). Il mercato però, non sembra ancora essere appagato e si dibatte ansiosamente nella speranza che i risultati degli stress test - che dovrebbero esser rilasciati domani - rivelino una volta per tutte le esatte condizioni dell'intero comparto bancario USA (è già trapelato che tra le 19 banche esaminate solo la JP Morgan sembra non necessitare di capitali aggiuntivi).
La situazione degli istituti di credito rimane uno dei noti centrali da sciogliere prima che si possa sperare seriamente di uscire da questa crisi. Vedremo che sorprese ci riserveranno questi famosi test, di certo la strategia di Geithner sembra essere sempre la stessa. Prendere tempo e sperare che l'economia, a partire dai conti delle banche, riesca a "crescere" fuori da questa crisi.
Chiudo qua questa breve comunicazione.
Da oggi e con la classica cadenza casuale (dovuta ad impegni, tempo a disposizione, condizioni di salute ecc) dovrei ricominciare ad aggiornare il blog.
Molti si saranno chiesti che fine abbia fatto. Se provassi a scrivere un resoconto preciso degli avvenimenti ne risulterebbe un racconto inutilmente lungo e oltremodo noioso.
Sprecandoci sopra giusto due parole: dopo le vacanze pasquali mi è capitato di dover lasciare l'Italia in maniera improvvisa per una serie di impegni (impegni che ho francamente sottovalutato). Ho trascorso un paio di settimane frenetiche all'estero e al mio rientro ho anche pensato bene di ammalarmi. Niente di grave per fortuna (non sono stato in Messico), ma abbastanza da risucchiare annullandolo qualunque desiderio di aggiornare il blog.
Il risultato è stato di non aver pubblicato nessun post nell'ultimo mese.
Nel frattempo sembra essere successo un po' di tutto. Lasciando da parte gli avvenimenti nostrani, da quelli tragici come il terremoto in Abruzzo a quelli patetici come le vicende "sentimentali" del nostro primo ministro, nel mondo economico sembra essere tornata la calma. Almeno a sentire signori come Geithner e Tremonti i quali affermano con sicurezza che il peggio della crisi economica sia ormai alle nostre spalle.
Alcuni dati mostrano effettivamente un rallentamento nella velocità a cui l'economia precipita. Fatto che sorprende pochi. Resta da vedere per quanto ancora i dati continueranno ad indicare un peggioramento, seppure più contenuto, e quanto ci vorrà prima che si verifichi una reale risalita.
Non vedo nessuno di questi due eventi dietro l'angolo (ne riparlerò in futuro).
Sono usciti nelle ultime settimane anche i risultati del primo quarto per il settore bancario: tutti invariabilmente superiori alle attese (una vera e propria farsa). Il mercato però, non sembra ancora essere appagato e si dibatte ansiosamente nella speranza che i risultati degli stress test - che dovrebbero esser rilasciati domani - rivelino una volta per tutte le esatte condizioni dell'intero comparto bancario USA (è già trapelato che tra le 19 banche esaminate solo la JP Morgan sembra non necessitare di capitali aggiuntivi).
La situazione degli istituti di credito rimane uno dei noti centrali da sciogliere prima che si possa sperare seriamente di uscire da questa crisi. Vedremo che sorprese ci riserveranno questi famosi test, di certo la strategia di Geithner sembra essere sempre la stessa. Prendere tempo e sperare che l'economia, a partire dai conti delle banche, riesca a "crescere" fuori da questa crisi.
Chiudo qua questa breve comunicazione.
Da oggi e con la classica cadenza casuale (dovuta ad impegni, tempo a disposizione, condizioni di salute ecc) dovrei ricominciare ad aggiornare il blog.
5 commenti:
ci sei mancato....
allora anche tu pensi che stiamo migliorando.....
e che i paragoni fatti con crisi pesanti si debbono accantonare.
insomma "era una crisetta come ce ne sono state tante
Bentornato!
felice di risentirti, devo dire che mi mancavano i tuoi post.
eri sparito senza preavvisi, e senza saluti, per cui restava solo il dispiacere di non leggerti più.
purtroppo anche lessandro di "castelli di carte" pare scomparso nel nulla, e dato che era accaduto pressocchè contemporaneamente avevo pensato il peggio.
bentornato comunque, ansioso di leggerti e commentarti ti saluto
ciao e bentornato ...
Bentornato.
Aspettiamo il tuo prossimo post ;)
Umberto
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