Con questo post, e probabilmente un altro paio che seguiranno se riuscirò a vincere la mia cronica pigrizia, vorrei provare a spiegare alcuni meccanismi che sono alla base dell'economia. Quel genere di cose che tutti dovrebbero avere chiare e che andrebbero spiegate a scuola, ma che per qualche ragione sembra brutto affrontare.
Non ho seguito nessuno studio particolare in materia economica, quello che so l'ho imparato per i fatti miei sui libri e sbattendoci contro, per cui le mie conoscenze hanno per forza diverse lacune. Se notate errori sostanziali, siete pregati di farmeli sapere, gentilmente magari, dato che un po' di tempo l'ho impiegato a scrivere questo post.
Proverò a spiegare il tutto in maniera semplice, ripetendo più di una volta certi concetti e ricorrendo inevitabilmente ad alcune semplificazioni. Questo significa anche che sarà uno di quei post atrocemente lunghi. Se avete però dei dubbi su come funzioni il sistema economico leggetevelo, magari un po' alla volta, ma arrivate in fondo (se non avete dubbi potete tranquillamente saltarlo).
Lungi da me l'intenzione di fare il maestrino, ma spesso anche tra i miei amici partono delle discussioni da cui risulta evidente come manchino alcune informazioni fondamentali in materia economica.
Faccio molto prima, anche per loro, a scrivere un articolo una volta per tutte e ad indicarglielo la prossima volta che salta fuori l'argomento.
La cosa fondamentale da capire è come funziona il ciclo di creazione e distruzione del denaro perché esso è alla base di tutto. In economia il debito e il denaro vengono definiti fungibili, cioè intercambiabili. Sostanzialmente sono la stessa identica cosa. Se esiste debito esiste denaro e viceversa.
Il denaro viene creato dal sistema bancario quando un individuo si reca in una banca e chiede un prestito. Se la banca decide di concederglielo essa semplicemente crea in quel momento il denaro necessario.
Per semplicità consideriamo un mondo senza denaro in circolazione in cui improvvisamente venga creata una banca centrale (BC) ed una banca che chiameremo normale (BN) in sostanza una tradizionale banca commerciale (quelle di cui trovate sedi e sportelli nelle varie città). Alla Banca Normale vi si reca il primo cliente, incuriosito da questa cosa chiamata denaro (denaro che verrà poi messo in circolazione dalla BN sotto forma di moneta, chiamiamola pure euro).
Questo cliente tanto per provare questa nuova trovata decide di chiedere alla BN 1000 euro in prestito. La BN, che esiste proprio per quello scopo (per far circolare denaro), dopo aver controllato le garanzie di questo individuo e averle considerate valide, approva l'erogazione del prestito. La moneta però viene effettivamente creata/stampata dalla banca centrale, per cui la BN è costretta a recarsi da essa per farsi consegnare materialmente i 1000 euro.
La BC sotto richiesta della BN crea quindi questi 1000 euro in moneta e glieli da sotto forma di prestito. La BN si ritrova perciò a dovere 1000 euro alla BC. A questo punto la BN torna dal cliente che aveva inizialmente chiesto il prestito e sua volta gli presta i suddetti 1000 euro. Visto che essi sono anche i primi soldi mai creati, rappresentano tutto il denaro in circolazione nel mondo in quel momento. In sostanza nel sistema è stata creata una catena del debito di 1000 euro, catena che termina alla banca centrale (BC>BN>cliente) e contemporaneamente sono stati creati 1000 euro in denaro sonante.
Tutto il debito del mondo equivale a 1000 euro e tutto denaro esistente è ugualmente pari a 1000 euro.
Non dovrebbe quindi, esistere nessun problema in linea teorica per ripagare il debito esistente.
Quando questo avviene, il debito stesso scompare. Contemporaneamente però scompare anche una corrispondente quantità di denaro.
Torniamo al nostro cliente, al suo debito di 1000 euro e vediamo come.
Ad un certo punto il cliente decide che è venuto il momento di restituire alla BN i 1000 euro avuti in prestito ed estinguere così il suo debito. La BN dopo aver riavuto indietro i 1000 euro dal cliente, si reca alla BC ed a sua volta paga il debito di 1000 che aveva contratto con essa.
La BC che si era segnata su un bel librone il fatto di aver dato fuori i 1000 euro alla BN, depenna la voce, indicando che i 1000 euro sono tornati a casa. Poi prende i 1000 euro, li sbatte dentro a un grosso deposito ed a tutti gli effetti quei soldi sono scomparsi. Per quel che la riguarda la BC potrebbe direttamente bruciarli i suddetti 1000 euro. Non lo fa solo perché ha già fatto la fatica di stamparli e non ne vale la pena.
Il compito della banca centrale è quello di far si che il denaro circoli nel sistema. Non quello di arricchirsi in maniera nascosta. Quando il denaro le torna indietro questo denaro semplicemente sparisce. Se anche il pezzo di carta continua ad esistere, finché esso rimane chiuso in una cassaforte il suo effetto è nullo, è come se non esistesse. Quando poi la BN in futuro chiederà altri 1000 euro alla BC, essa non farà altro che riaprire la sua bella cassaforte, prendere i 1000 euro che aveva messo via e prestarli alla BN come se fossero stati appena creati.
Fate molta attenzione. Questo è un fatto fondamentale da capire.
Quando il debito viene ripagato un equivalente quantità di denaro scompare dal sistema. Quando il cliente ha restituito i 1000 euro, che come avevamo detto erano tutto il denaro esistente, il cliente ha anche causato la sparizione di tutto il denaro in circolazione nel mondo.
Questo è uno dei paradossi del sistema.
Il debito va pagato, ma allo stesso tempo non ha senso pagarlo. Se prendessimo tutto il denaro esistente e con esso pagassimo tutti debiti esistenti non resterebbe più denaro in circolazione. Torneremmo al baratto e sarebbe la fine dell'economia così come la conosciamo.
Non vi preoccupate, però. Non potrà mai succedere. E' semplicemente impossibile ripagare tutto il debito, perché esso è sempre una quantità più elevata rispetto alla somma di tutto il denaro esistente. Questo a causa del fondamentale elemento che è stato trascurato nell'esempio precedente: l'interesse.
Quando il cliente si reca alla BN per chiedere 1000 euro in prestito sappiamo tutti che essa non gli chiederà indietro solo 1000 euro. Vorrà anche che lui le paghi una certa percentuale aggiuntiva, percentuale che viene definita interesse.
L'interesse esiste per diverse ragioni. La Banca Centrale lo usa come strumento principale per la regolazione del denaro in circolazione: se alza il tasso di interesse, il costo del denaro aumenterà e la gente sarà disincentivata dal chiedere dei prestiti. Verrà quindi creato e messo in circolazione meno denaro. Se lo abbassa succederà l'opposto.
Il compito della BN invece, è di fare da tramite tra la BC e la gente che chiede denaro in prestito, valutando la situazione finanziaria di questi ultimi. Deve quindi controllare che essi abbiano garanzie sufficienti perché gli si possa concedere un prestito e/o che abbiano un piano di investimento sensato per i soldi che chiedono. Tutto questo richiede tempo e personale. In sostanza è un costo che va coperto in qualche maniera. Per questa ragione la BN all'interesse che stabilisce all'origine la BC applica un ricarico. Inoltre come abbiamo visto, i soldi che la BN presta, rappresentano per lei un rischio. Se i 1000 euro che aveva prestato nell'esempio di prima non le fossero stati restituiti a lei sarebbe rimasto comunque un debito di 1000 euro nei confronti della BC.
In un caso simile, l'unica strada che può percorrere la BN per ripagare il suo debito è di prendere ciò che il cliente le ha fornito come garanzia, provare a venderlo e sperare di recuperare più soldi possibile. Naturalmente se questa garanzia viene venduta per meno di 1000 euro la differenza è tutta perdita che la BN incassa.
In sostanza, le banche si assumono un rischio quando prestano denaro alla gente. A questo rischio attribuiscono un valore e lo conteggiano nell'interesse. Più l'economia è solida, più le BN riterranno probabile che un prestito venga restituito e meno sarà l'interesse che applicheranno ai prestiti che concedono e viceversa.
Il rischio del sistema si riduce in definitiva, alla possibilità che il debito non venga pagato. Se questo si verifica qualcuno lungo tutto la catena riporterà un equivalente perdita. Ad esempio se un fornitore non paga un azienda questa incasserà una perdita. Se la perdita è troppo ingente l'azienda non sarà più in grado di pagare i debiti che aveva con la sua banca e quest'ultima incasserà una perdita a sua volta. Quando tutta la catena si rompe e le perdite cominciano ad ammucchiarsi sui bilanci delle banche, che sono quelle che si trovano alla fine di essa, significa che la situazione si è fatta critica.
Negli ultimi anni banche, hedge funds e compagnia si sono riempiti di matematici. Li volevano tutti perché avevano bisogno di individui in grado di creare complessi strumenti finanziari la cui funzione fosse, sostanzialmente, quella di tenersi i guadagni ed accollare il rischio a qualcun altro. I famosi debiti cartolarizzati non sono che questo, un trucco attraverso il quale le banche hanno scaricato su altri il rischio (o almeno così credevano) raccontando loro che si trattava invece di un nuovo tipo di investimento. Questo ha prodotto una cattiva valutazione del rischio. Le banche che avevano creduto di essersi liberate del rischio si son dette: "se il rischio è basso anche il ricarico sull'interesse stabilito della BC che noi applichiamo può essere basso". Ovviamente questo ha contribuito a tenere un tasso di interesse finale (al pubblico) innaturalmente basso, fornendo carburante alla bolla immobiliare.
Torniamo ora all'esempio iniziale: BC>BN>cliente che chiede 1000 euro, ma consideriamo anche l'interesse questa volta. Quando la BN va dalla BC a chiedere che essa le crei e le presti i famosi 1000 euro, la banca centrale applica su di essi anche un 2% di interesse, tasso che ad esempio, in quel momento considera essere adeguato a soddisfare la propria politica monetaria. La BN dopo aver accettato di pagare questo interesse, prende i 1000 euro e torna dal solito cliente, quello che aveva chiesto inizialmente il prestito. Gli da i 1000 euro, ma pretende indietro su di essi anche un interesse del 5% (ha ricaricato l'interesse di un 3%).
In sostanza il cliente, conteggiando anche l'interesse, dovrà restituire 1050 euro (non consideriamo eventuali scatti dell'interesse dovuti al passare del tempo per semplicità).
Fate molta attenzione perché questa è un altra parte fondamentale da capire.
Avevamo detto che la BC e BN avevano appena aperto i battenti ed erano le uniche banche esistenti, quindi le uniche entità in grado di creare denaro e che il cliente era la prima persona a chiedere del denaro in prestito, cioè il primo a produrre la creazione di denaro/moneta.
Nel complesso il sistema bancario (BC+BN) ha creato 1000 euro da dare al cliente e questi 1000 euro sono tutto il denaro esistente al mondo. Però il sistema bancario dal cliente vuole indietro 1050 euro (1000 +5%).
Se è il sistema bancario l'unico in grado di creare denaro e se tutto il denaro esistente ammonta a 1000 euro come potrà mai il povero cliente restituirne 1050?
Ovviamente non può.
Dovrebbe tornare in banca e fare un altro debito (quindi creare altro denaro) con cui ripagare quello precedente. Questo lo lascerebbe con un debito ancora maggiore di quello che aveva prima, debito che potrebbe pagare solo chiedendo altro denaro in prestito alla banca indebitandosi ancora di più. Questo gioco può teoricamente andare avanti fino a quando il cliente non è costretto a dichiarare fallimento rifiutandosi di pagare il suo debito.
Se il cliente perplesso chiedesse alla BN, dove essa supponga che lui possa trovare i 50 euro che non esistono per poter ripagare il suo debito, la BN gli risponderebbe senza fare una piega: "Presto altra gente, oltre a te, verrà a chiedermi soldi in prestito, creando quindi altro denaro. Tu nel frattempo con i tuoi 1000 euro potrai mettere su una attività e attraverso essa vendere dei beni e dei servizi a quest'altra gente, ottenendone in cambio il denaro necessario a ripagare il tuo debito e magari anche a trarne un guadagno."
Anche se per quanto riguarda il cliente ciò fosse vero, per quello che riguarda il sistema nel suo complesso il problema resta. Anche il denaro che quest'altra gente creerebbe genererebbe un debito con sopra un interesse del 5%. Interesse che come abbiamo visto non viene mai creato dal sistema bancario.
Questo si vede subito se consideriamo che anche un secondo cliente vada in banca a chiedere 1000 euro in prestito. Come il primo cliente anche esso dovrà restituire una cifra pari a 1000 + 5% (l'interesse), quindi 1050 euro. Anche in questo caso quel 5% di interesse non viene creato dalla BN.
Il primo cliente si reca dal secondo e da gentiluomo, invece di derubarlo (cosa che alla banca non interesserebbe) gli vende qualcosa o gli presta un servizio in cambio di 50 euro. A questo punto felice di aver trovato questi mitologici 50 euro il primo cliente torna alla BN, paga il suo debito (1050 euro) e prima di andarsene si volta e fa un gestaccio esclamando: "col cavolo che ci rivediamo".
Adesso è il secondo cliente a trovarsi nei guai. Come il primo aveva preso 1000 euro e ne doveva trovare 50 (il 5%) da qualche parte per poter ripagare il suo debito. 50 però li ha dati al primo cliente come pagamento per un servizio che questi gli ha reso. Adesso in mano gli sono rimasti solo 950 euro in tutto. Dato che il primo cliente ha ripagato il suo debito e che quindi i soldi che possedeva sono scomparsi, quei 950 sono anche tutto il denaro esistente al mondo.
Il secondo cliente si trova nella stessa situazione iniziale del primo cliente, solo peggiore. Se il primo cliente doveva trovare 50 euro che non esistevano per poter ripagare il suo debito, il secondo si trova a doverne trovare 100.
Deve aspettare che un terzo cliente vada alla BN, chieda un prestito e crei quindi nuovo denaro. Diciamo che il terzo cliente crea pure lui 1000 euro. Il secondo cliente in qualche maniera riesce a farsi dare i 100 euro di cui ha bisogno dal terzo cliente e finalmente riesce a pagare il suo debito. Il terzo a questo punto si ritrova con 900 euro che sono tutto il denaro esistente ed è costretto a trovarne 150 che non esistono da qualche parte, per poter ripagare il suo debito. Aspetta quindi un quarto cliente che poi dovrà aspettarne un quinto. La somma che ognuno di essi dovrà trovare sarà superiore a quella che ha dovuto trovare chi li ha preceduti.
Il sistema salta quando uno dei clienti dovrà farsi pagare dal cliente che lo segue una cifra superiore a qualunque bene o servizio possa vendergli. Se tutti i clienti creano 1000 euro e l'interesse è il 5% come negli esempi fin qua fatti, il decimo cliente avrà preso in prestito 1000 euro, ne avrà pagati 450 al nono cliente in cambio di qualcosa (con essi il nono avrà saldato i suoi debiti) e si troverà obbligato a prendere dall'undicesimo 500 euro (450 che aveva speso + i 50 di interesse sui 1000 euro). Se il decimo cliente non ha nulla da vendere all'undicesimo che possa valere 500 euro si dovrà arrendere, ammettere con la BN che non è in grado di ripagare i propri debiti e fallire.
Questo banale esempio mette in luce che il sistema è destinato a fallire. Il suo debito complessivo è sempre superiore al denaro esistente e per poterlo ripagare il sistema si comporta come quegli individui che pagano i propri debiti facendo altri debiti.
Tornando al caso del primo cliente, chiamiamo il principale del debito (indichiamolo con x) i 1000 euro di debito, ai quali corrispondono 1000 euro di denaro effettivamente creato (sempre indicato come x) . Al principale va poi sommato un 5% di interesse (chiamiamolo y) che viene definito servizio sul debito.
Riassumendo se il debito complessivo del sistema economico in ogni dato momento è uguale a x+y(y=servizio sul debito), il denaro esistente è teoricamente uguale a x. Spero non ci siano dubbi sul fatto che x+y>x (il servizio sul debito non è una quantità negativa).
Si tratta quindi di un debito irripagabile, ma che allo stesso tempo va pagato.
Un altro paradosso.
Come fa il sistema bancario a tenere tutto in piedi?
Molto banalmente, continuando a creare denaro. Se il denaro esistente è pari x e il debito totale è x+y , per poterlo ripagare mi basta creare una quantità di denaro sufficiente a far si che il denaro totale diventi x2=x+y. Semplice no? Si, se non fosse che questo denaro x2 viene creato tramite le banche, anche esso come debito con sopra un interesse. Se ho creato una quantità complessiva di denaro x2, il debito totale del sistema sarà diventato x2+y. Per pagare questo debito devo creare una quantità di denaro x3=x2+y. A quel punto il debito complessivo del sistema diventerà x3+y e richiederà la creazione di una quantità di denaro x4=x3+y e così via.
Un cane che si morde la coda.
In pratica, dato che il sistema bancario è l'unico a poter creare denaro ed il denaro viene creato come debito con sopra un interesse (che però non viene creato), l'unico modo per poter pagare il debito e di creare un equivalente quantità di denaro, che però genererà più debito, che richiederà la creazione di più denaro, generando ancora più debito ecc ecc.
Il sistema paga i suoi debiti, facendo altri debiti.
Il gioco può continuare finché l'economia è in grado di creare abbastanza denaro (i vari x2, x3, x4 ecc) per pagare il debito esistente ed il denaro abbiamo visto viene creato quando la gente va in banca a chiedere un prestito. La gente chiede prestiti quando l'economia si espande, quando le aziende investono e assumono personale, quando nuove attività vengono create.
Quando c'è crescita economica.
La crescita è necessaria perché senza di essa non potrebbe essere creato abbastanza denaro per ripagare il debito e l'insolvenza insita nel sistema ci scoppierebbe in faccia (indovinate cosa sta succedendo adesso nel mondo?).
Gran parte del problema è in quella y, il servizio sul debito. Essa è tendenzialmente una quantità in crescita, dato che gli interessi con il passare del tempo scattano e si compongono, cioè si iniziano a pagare gli interessi sugli interessi. Se prendo 1000 euro in prestito ed ogni 3 mesi ci applicano sopra un 5% di interesse, dopo i primi 3 mesi dovrò restituire 1050 euro. Quando scattano la seconda volta gli interessi, mi troverò a pagare il 5% di 1050 euro non più di 1000.
Gli interessi composti sono perversi perché inizialmente aumentano lentamente, poi a forza di comporsi acquistano una velocità pazzesca.
La componente y del debito totale (x+y) è quindi una quantità in crescita, (anche se negli esempi sopra per semplicità l'ho mantenuta costante) e col tempo arriva a pesare sempre più sul debito totale (sulla somma x+y), fino ad arrivare, come già detto, a superare la capacità del sistema di creare nuovo denaro con cui ripagare il debito esistente.
Non dimenticate che y è una quantità che non è mai stata creata. Se ad esempio a forza di aumentare, la componente y diventasse uguale a x, per ripagare il debito totale x+y dovrei creare una quantità di denaro doppia a quella attualmente in circolazione (2 volte x).
Anche con una eccezionale crescita economica questo risulterebbe impossibile.
Si arriva ad un punto in cui il servizio sul debito diventa una quantità troppo elevata e il sistema si trova nell'impossibilità di garantire una crescita economica sufficiente a generare il denaro necessario al proprio sostentamento.
Quando accade si verifica una recessione.
Tutti improvvisamente sentono la scarsità del denaro in circolazione rispetto al debito e si preoccupano. Hanno bisogno dei soldi per pagare i propri debiti e le proprie spese e cominciano a chiedere indietro denaro a chi aveva contratto debiti nei loro confronti. In un momento in cui il sistema non riesce a creare denaro a sufficienza, tutti i soggetti ne fanno incetta. Come abbiamo visto la coperta è troppo corta (x+y>x), non ci sono abbastanza soldi ed inevitabilmente qualcuno lungo tutta la catena di debiti e di obblighi non potrà pagare e fallirà.
Se qualcuno non paga un debito, qualcun altro incasserà una perdita equivalente. Se queste perdite sono limitate e impattano su degli anelli intermedi ad esempio le aziende, queste per compensare le perdite saranno costrette a diminuire le spese: limiteranno gli investimenti, licenzieranno personale ecc. Se gli anelli intermedi resistono tutto bene. Ci si becca una recessione, una parte del debito verrà ripagata ed un altra verrà cancellata dai fallimenti.
Quando abbastanza debito è stato purgato e il risparmio rigenerato, se ci si sono le condizioni si riparte con una nuova fase espansiva.
Se invece le perdite risalgono tutta la catena del debito andando a scaricarsi massicciamente sul sistema bancario il rischio è quello di una depressione.
Questo è quello che sta succedendo attualmente.
In linea di massima si possono avere delle fasi di espansione brevi o tenui in cui il debito non aumenta troppo e delle fasi successive di contrazione in cui il debito viene purgato, altrettanto brevi o di limitato impatto. Oppure si possono verificare delle fasi di espansione lunghe od eccessivamente violente in cui il debito aumenta in maniera insostenibile a cui spesso seguono delle brutali fasi di contrazione.
Nel caso di espansioni e contrazioni brevi la crescita economica avvenuta durante la fase espansiva non viene necessariamente cancellata dalla contrazione. L'andamento generale può tranquillamente essere, tra alti e bassi, in crescita. La popolazione generalmente tende aumentare, quindi più gente avrà necessita di bene e servizi e di denaro con cui pagarli, la tecnologia anch'essa tende a progredire aprendo nuove possibilità di investimento.
Lunghe fasi espansive se non son basate su elementi concreti, ad esempio una rivoluzione tecnologica, alla fine collassano per forza di cose. Quella della New Economy è stata una vera rivoluzione. Ci ha lasciato le reti informatiche ed ha aperto la porta della globalizzazione, nel bene e nel male. Una rivoluzione del genere aveva necessità di grandi investimenti ed i banchieri centrali per rispondere alla domanda di denaro da parte dei vari investitori, hanno abbassato il tasso di interesse.
Come abbiamo visto prima, la creazione di tutto questo denaro ha anche generato un debito che andava ripagato. Gran parte di questo denaro però, non si è scaricato in attività produttive, ma è andato ad alimentare una bolla speculativa. In sostanza esso non ha prodotto una crescita reale e sostenibile dell'economia. Una crescita che consentisse di creare abbastanza denaro per ripagare il debito creato in precedenza.
Alla fine ovviamente il giochino si ruppe.
Arrivò il momento di purgare il debito in eccesso dal sistema. I banchieri centrali però non vollero. Se troppa gente all'improvviso si trova costretta a ripagare i propri debiti il denaro rischia di sparire con una eccessiva rapidità e di produrre una spirale deflattiva. Per evitarlo tagliarono in maniera assurda il tasso di interesse, creando un altra montagna di denaro che trovò sfogo nella bolla immobiliare. Se la New Economy qualcosa di nuovo e utile lo aveva lasciato, la bolla immobiliare ci ha solo regalato tanti sobborghi fantasma e un mare di case fatiscenti.
Anche essa non è riuscita a creare una crescita reale e sostenibile dell'economia.
Ora, ancora una volta, è arrivato il momento per il sistema di ripagare parte del proprio debito e di nuovo in maniera ancora più evidente i soldi non ci sono. Il debito è cresciuto troppo negli ultimi anni.
Non è più neppure sufficiente tagliare il tasso di interesse per generare la creazione di denaro. Il peso del debito nel sistema è diventato così elevato che anche se il denaro viene regalato, non è rimasta più abbastanza gente con le garanzie necessarie per andare in banca a farsi concedere un prestito. Sono tutti troppo poveri, troppo indebitati o troppo riluttanti ad esporsi in questo contesto economico, comprese le banche.
Il denaro necessario a tenere in piedi la baracca non viene più creato.
Per ovviare a questo problema la FED ultimamente ha adottato strategie che si trovano ad un solo passo di distanza dall'arrivare a spargere denaro sulle città lanciandolo dagli elicotteri.
E' inflattivo quello che sta facendo la FED ricorrendo a certe forme di quantitative easing?
No, almeno per ora. Chi parla di inflazione dimentica di conteggiare nei suoi calcoli la quantità spaventosa di denaro che sta venendo cancellata. Le manovre della FED sono però distruttive ed a pagarne le spese alla fine rischia di essere il dollaro.
Adesso torniamo un attimo al solito primo cliente della BN e al suo debito di 1050 euro.
Esso dopo aver ricevuto 50 euro in pagamento dal secondo cliente, forte dei suoi 1050 euro (1000+5%) torna dalla BN e con essi ripaga il suo debito. La BN prende questi soldi, si reca alla BC e ripaga a sua volta il proprio debito pregresso, cioè 1000 euro più il 2% di interesse. Alla BN resterà materialmente un 3% di interesse, che era il ricarico che aveva effettuato sull'interesse fissato dalla BC. La BC fa sparire, come abbiamo detto prima i 1000 euro, depennandoli dai suoi libri contabili e chiudendoli dentro ad un deposito.
Quello che le rimane in mano è un 2% di interesse. Con una parte ci paga le spese per la struttura, il personale, il costo per stampare la moneta ecc. Quello che resta è guadagno. Come abbiamo visto però una banca centrale non dovrebbe esistere per guadagnare soldi. La sua funzione dovrebbe essere unicamente quella di mettere in circolazione denaro. Quel guadagno, che le deriva dal potere di creare la moneta è in un certo senso guadagno "indebito" e viene definito "signoraggio". Se la banca centrale appartiene allo stato in genere questo signoraggio viene ceduto ad esso. Se è di proprietà di privati quel denaro se lo spartiranno essi a seconda delle rispettive quote di proprietà.
Intanto si può notare che il sistema bancario trae i suoi guadagni da quello che non "crea", quindi dall'interesse (nella realtà anche da commissioni su diversi tipi di transazione, ma qui ci interessa il ciclo del denaro).
In secondo luogo, il signoraggio come viene raccontato in rete su diversi siti è un accozzaglia di sciocchezze. Alcuni affermano che le banche schiocchino le dita creando denaro, senza che questo rappresenti per esse un debito o una potenziale perdita. Creerebbero ad esempio 1000 euro senza costi o rischi e li presterebbero in giro. Se gli tornano indietro bene, se non gli tornano chi se ne frega, la loro perdita sarebbe comunque 0. A questo punto mi dovrebbero però spiegare, perché le banche di mezzo mondo sono al fallimento e perché mai, esse si scomodino a prestare il denaro in primo luogo.
Tanto varrebbe crearlo ed usarlo direttamente per comperare tutto ciò che esiste. Quale sarebbe il problema? Lo presterebbero per far si che la gente non capisca cosa stiano facendo?
Altri invece affermano che quando i soldi arrivano alla BC, questa invece di farli sparire li riciclerebbe chissà dove, per arricchire un gruppo selezionato di persone.
Su queste cose esistono controlli molto severi, per ovvie ragioni (anche se ci si potrebbe chiedere chi controlla i controllori), ma anche se in qualche modo ciò accadesse davvero, si chiamerebbe falso in bilancio. Sarebbe un atto criminale dei più gravi (a parte in Italia) sopratutto se perpetrato dalla banca centrale ed in ogni caso potrebbe essere condotto solo su cifre limitate.
Il sistema non funziona e non può funzionare così.
Una delle ragioni per le quali il denaro viene creato attraverso un debito è che in questa maniera esso è sterilizzabile, cioè richiamabile. L'ultimo anello nella catena del debito, la BC, può stabilire che c'è troppo denaro in circolazione e fare in modo che esso venga cancellato. Lo fa generalmente alzando il tasso di interesse. In questa maniera chi ha dei debiti è incentivato a ripagarli e come abbiamo visto, quando il debito viene ripagato il denaro scompare dal sistema.
In teoria nulla vieta ad uno stato di stampare denaro e, come disse una volta Bernanke riferendosi alla capacità della Federal Reserve di inflazionare il mercato, spargerlo sulle città lanciandolo dagli elicotteri. La ragione per cui non si fa è che quel denaro sarebbe difficilmente sterilizzabile. Si tramuterebbe in inflazione in maniera pressoché permanente.
Bisognerebbe mandare in giro delle squadre di persone apposite per rastrellare i soldi alla gente oppure inventarsi una tassa ad hoc per richiamare indietro il denaro.
Il rischio sarebbe quello di perdere il controllo della leva monetaria e di suicidarsi via iper inflazione.
Se anche i banchieri cattivi: Rockefeller, Rothschild, Warburg o chi per loro, volessero controllare il mondo attraverso le banche, non lo farebbero mai in quella maniera (creando cioè denaro non richiamabile), perché così facendo, finirebbero per distruggere molto velocemente lo stesso sistema che ambirebbero a dominare.
Prima di chiudere questo post è anche il caso di fare una precisazione sulle banche commerciali, quelle che ho chiamato BN. Esse nella realtà non si rivolgono alla BC ogni volta che qualcuno va a chieder loro un prestito. La maggior parte delle transazioni sono elettroniche al giorno d'oggi. La creazione e la distruzione di denaro avviene contabilmente un po' come descritto prima nel caso della BC. Anch'esse si segnano su un librone cosa devono avere e cosa devono dare. Si tratta in sostanza di una partita doppia. Se non capite di cosa stia parlando non vi preoccupate e tenete presente l'esempio di sopra (BC>BN>cliente). Magari se ne riparlerà meglio in un diverso post (l'articolo è gia abbastanza lungo).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Le cose che vanno ricordate alla fine non sono molte:
Non ho seguito nessuno studio particolare in materia economica, quello che so l'ho imparato per i fatti miei sui libri e sbattendoci contro, per cui le mie conoscenze hanno per forza diverse lacune. Se notate errori sostanziali, siete pregati di farmeli sapere, gentilmente magari, dato che un po' di tempo l'ho impiegato a scrivere questo post.
Proverò a spiegare il tutto in maniera semplice, ripetendo più di una volta certi concetti e ricorrendo inevitabilmente ad alcune semplificazioni. Questo significa anche che sarà uno di quei post atrocemente lunghi. Se avete però dei dubbi su come funzioni il sistema economico leggetevelo, magari un po' alla volta, ma arrivate in fondo (se non avete dubbi potete tranquillamente saltarlo).
Lungi da me l'intenzione di fare il maestrino, ma spesso anche tra i miei amici partono delle discussioni da cui risulta evidente come manchino alcune informazioni fondamentali in materia economica.
Faccio molto prima, anche per loro, a scrivere un articolo una volta per tutte e ad indicarglielo la prossima volta che salta fuori l'argomento.
La cosa fondamentale da capire è come funziona il ciclo di creazione e distruzione del denaro perché esso è alla base di tutto. In economia il debito e il denaro vengono definiti fungibili, cioè intercambiabili. Sostanzialmente sono la stessa identica cosa. Se esiste debito esiste denaro e viceversa.
Il denaro viene creato dal sistema bancario quando un individuo si reca in una banca e chiede un prestito. Se la banca decide di concederglielo essa semplicemente crea in quel momento il denaro necessario.
Per semplicità consideriamo un mondo senza denaro in circolazione in cui improvvisamente venga creata una banca centrale (BC) ed una banca che chiameremo normale (BN) in sostanza una tradizionale banca commerciale (quelle di cui trovate sedi e sportelli nelle varie città). Alla Banca Normale vi si reca il primo cliente, incuriosito da questa cosa chiamata denaro (denaro che verrà poi messo in circolazione dalla BN sotto forma di moneta, chiamiamola pure euro).
Questo cliente tanto per provare questa nuova trovata decide di chiedere alla BN 1000 euro in prestito. La BN, che esiste proprio per quello scopo (per far circolare denaro), dopo aver controllato le garanzie di questo individuo e averle considerate valide, approva l'erogazione del prestito. La moneta però viene effettivamente creata/stampata dalla banca centrale, per cui la BN è costretta a recarsi da essa per farsi consegnare materialmente i 1000 euro.
La BC sotto richiesta della BN crea quindi questi 1000 euro in moneta e glieli da sotto forma di prestito. La BN si ritrova perciò a dovere 1000 euro alla BC. A questo punto la BN torna dal cliente che aveva inizialmente chiesto il prestito e sua volta gli presta i suddetti 1000 euro. Visto che essi sono anche i primi soldi mai creati, rappresentano tutto il denaro in circolazione nel mondo in quel momento. In sostanza nel sistema è stata creata una catena del debito di 1000 euro, catena che termina alla banca centrale (BC>BN>cliente) e contemporaneamente sono stati creati 1000 euro in denaro sonante.
Tutto il debito del mondo equivale a 1000 euro e tutto denaro esistente è ugualmente pari a 1000 euro.
Non dovrebbe quindi, esistere nessun problema in linea teorica per ripagare il debito esistente.
Quando questo avviene, il debito stesso scompare. Contemporaneamente però scompare anche una corrispondente quantità di denaro.
Torniamo al nostro cliente, al suo debito di 1000 euro e vediamo come.
Ad un certo punto il cliente decide che è venuto il momento di restituire alla BN i 1000 euro avuti in prestito ed estinguere così il suo debito. La BN dopo aver riavuto indietro i 1000 euro dal cliente, si reca alla BC ed a sua volta paga il debito di 1000 che aveva contratto con essa.
La BC che si era segnata su un bel librone il fatto di aver dato fuori i 1000 euro alla BN, depenna la voce, indicando che i 1000 euro sono tornati a casa. Poi prende i 1000 euro, li sbatte dentro a un grosso deposito ed a tutti gli effetti quei soldi sono scomparsi. Per quel che la riguarda la BC potrebbe direttamente bruciarli i suddetti 1000 euro. Non lo fa solo perché ha già fatto la fatica di stamparli e non ne vale la pena.
Il compito della banca centrale è quello di far si che il denaro circoli nel sistema. Non quello di arricchirsi in maniera nascosta. Quando il denaro le torna indietro questo denaro semplicemente sparisce. Se anche il pezzo di carta continua ad esistere, finché esso rimane chiuso in una cassaforte il suo effetto è nullo, è come se non esistesse. Quando poi la BN in futuro chiederà altri 1000 euro alla BC, essa non farà altro che riaprire la sua bella cassaforte, prendere i 1000 euro che aveva messo via e prestarli alla BN come se fossero stati appena creati.
Fate molta attenzione. Questo è un fatto fondamentale da capire.
Quando il debito viene ripagato un equivalente quantità di denaro scompare dal sistema. Quando il cliente ha restituito i 1000 euro, che come avevamo detto erano tutto il denaro esistente, il cliente ha anche causato la sparizione di tutto il denaro in circolazione nel mondo.
Questo è uno dei paradossi del sistema.
Il debito va pagato, ma allo stesso tempo non ha senso pagarlo. Se prendessimo tutto il denaro esistente e con esso pagassimo tutti debiti esistenti non resterebbe più denaro in circolazione. Torneremmo al baratto e sarebbe la fine dell'economia così come la conosciamo.
Non vi preoccupate, però. Non potrà mai succedere. E' semplicemente impossibile ripagare tutto il debito, perché esso è sempre una quantità più elevata rispetto alla somma di tutto il denaro esistente. Questo a causa del fondamentale elemento che è stato trascurato nell'esempio precedente: l'interesse.
Quando il cliente si reca alla BN per chiedere 1000 euro in prestito sappiamo tutti che essa non gli chiederà indietro solo 1000 euro. Vorrà anche che lui le paghi una certa percentuale aggiuntiva, percentuale che viene definita interesse.
L'interesse esiste per diverse ragioni. La Banca Centrale lo usa come strumento principale per la regolazione del denaro in circolazione: se alza il tasso di interesse, il costo del denaro aumenterà e la gente sarà disincentivata dal chiedere dei prestiti. Verrà quindi creato e messo in circolazione meno denaro. Se lo abbassa succederà l'opposto.
Il compito della BN invece, è di fare da tramite tra la BC e la gente che chiede denaro in prestito, valutando la situazione finanziaria di questi ultimi. Deve quindi controllare che essi abbiano garanzie sufficienti perché gli si possa concedere un prestito e/o che abbiano un piano di investimento sensato per i soldi che chiedono. Tutto questo richiede tempo e personale. In sostanza è un costo che va coperto in qualche maniera. Per questa ragione la BN all'interesse che stabilisce all'origine la BC applica un ricarico. Inoltre come abbiamo visto, i soldi che la BN presta, rappresentano per lei un rischio. Se i 1000 euro che aveva prestato nell'esempio di prima non le fossero stati restituiti a lei sarebbe rimasto comunque un debito di 1000 euro nei confronti della BC.
In un caso simile, l'unica strada che può percorrere la BN per ripagare il suo debito è di prendere ciò che il cliente le ha fornito come garanzia, provare a venderlo e sperare di recuperare più soldi possibile. Naturalmente se questa garanzia viene venduta per meno di 1000 euro la differenza è tutta perdita che la BN incassa.
In sostanza, le banche si assumono un rischio quando prestano denaro alla gente. A questo rischio attribuiscono un valore e lo conteggiano nell'interesse. Più l'economia è solida, più le BN riterranno probabile che un prestito venga restituito e meno sarà l'interesse che applicheranno ai prestiti che concedono e viceversa.
Il rischio del sistema si riduce in definitiva, alla possibilità che il debito non venga pagato. Se questo si verifica qualcuno lungo tutto la catena riporterà un equivalente perdita. Ad esempio se un fornitore non paga un azienda questa incasserà una perdita. Se la perdita è troppo ingente l'azienda non sarà più in grado di pagare i debiti che aveva con la sua banca e quest'ultima incasserà una perdita a sua volta. Quando tutta la catena si rompe e le perdite cominciano ad ammucchiarsi sui bilanci delle banche, che sono quelle che si trovano alla fine di essa, significa che la situazione si è fatta critica.
Negli ultimi anni banche, hedge funds e compagnia si sono riempiti di matematici. Li volevano tutti perché avevano bisogno di individui in grado di creare complessi strumenti finanziari la cui funzione fosse, sostanzialmente, quella di tenersi i guadagni ed accollare il rischio a qualcun altro. I famosi debiti cartolarizzati non sono che questo, un trucco attraverso il quale le banche hanno scaricato su altri il rischio (o almeno così credevano) raccontando loro che si trattava invece di un nuovo tipo di investimento. Questo ha prodotto una cattiva valutazione del rischio. Le banche che avevano creduto di essersi liberate del rischio si son dette: "se il rischio è basso anche il ricarico sull'interesse stabilito della BC che noi applichiamo può essere basso". Ovviamente questo ha contribuito a tenere un tasso di interesse finale (al pubblico) innaturalmente basso, fornendo carburante alla bolla immobiliare.
Torniamo ora all'esempio iniziale: BC>BN>cliente che chiede 1000 euro, ma consideriamo anche l'interesse questa volta. Quando la BN va dalla BC a chiedere che essa le crei e le presti i famosi 1000 euro, la banca centrale applica su di essi anche un 2% di interesse, tasso che ad esempio, in quel momento considera essere adeguato a soddisfare la propria politica monetaria. La BN dopo aver accettato di pagare questo interesse, prende i 1000 euro e torna dal solito cliente, quello che aveva chiesto inizialmente il prestito. Gli da i 1000 euro, ma pretende indietro su di essi anche un interesse del 5% (ha ricaricato l'interesse di un 3%).
In sostanza il cliente, conteggiando anche l'interesse, dovrà restituire 1050 euro (non consideriamo eventuali scatti dell'interesse dovuti al passare del tempo per semplicità).
Fate molta attenzione perché questa è un altra parte fondamentale da capire.
Avevamo detto che la BC e BN avevano appena aperto i battenti ed erano le uniche banche esistenti, quindi le uniche entità in grado di creare denaro e che il cliente era la prima persona a chiedere del denaro in prestito, cioè il primo a produrre la creazione di denaro/moneta.
Nel complesso il sistema bancario (BC+BN) ha creato 1000 euro da dare al cliente e questi 1000 euro sono tutto il denaro esistente al mondo. Però il sistema bancario dal cliente vuole indietro 1050 euro (1000 +5%).
Se è il sistema bancario l'unico in grado di creare denaro e se tutto il denaro esistente ammonta a 1000 euro come potrà mai il povero cliente restituirne 1050?
Ovviamente non può.
Dovrebbe tornare in banca e fare un altro debito (quindi creare altro denaro) con cui ripagare quello precedente. Questo lo lascerebbe con un debito ancora maggiore di quello che aveva prima, debito che potrebbe pagare solo chiedendo altro denaro in prestito alla banca indebitandosi ancora di più. Questo gioco può teoricamente andare avanti fino a quando il cliente non è costretto a dichiarare fallimento rifiutandosi di pagare il suo debito.
Se il cliente perplesso chiedesse alla BN, dove essa supponga che lui possa trovare i 50 euro che non esistono per poter ripagare il suo debito, la BN gli risponderebbe senza fare una piega: "Presto altra gente, oltre a te, verrà a chiedermi soldi in prestito, creando quindi altro denaro. Tu nel frattempo con i tuoi 1000 euro potrai mettere su una attività e attraverso essa vendere dei beni e dei servizi a quest'altra gente, ottenendone in cambio il denaro necessario a ripagare il tuo debito e magari anche a trarne un guadagno."
Anche se per quanto riguarda il cliente ciò fosse vero, per quello che riguarda il sistema nel suo complesso il problema resta. Anche il denaro che quest'altra gente creerebbe genererebbe un debito con sopra un interesse del 5%. Interesse che come abbiamo visto non viene mai creato dal sistema bancario.
Questo si vede subito se consideriamo che anche un secondo cliente vada in banca a chiedere 1000 euro in prestito. Come il primo cliente anche esso dovrà restituire una cifra pari a 1000 + 5% (l'interesse), quindi 1050 euro. Anche in questo caso quel 5% di interesse non viene creato dalla BN.
Il primo cliente si reca dal secondo e da gentiluomo, invece di derubarlo (cosa che alla banca non interesserebbe) gli vende qualcosa o gli presta un servizio in cambio di 50 euro. A questo punto felice di aver trovato questi mitologici 50 euro il primo cliente torna alla BN, paga il suo debito (1050 euro) e prima di andarsene si volta e fa un gestaccio esclamando: "col cavolo che ci rivediamo".
Adesso è il secondo cliente a trovarsi nei guai. Come il primo aveva preso 1000 euro e ne doveva trovare 50 (il 5%) da qualche parte per poter ripagare il suo debito. 50 però li ha dati al primo cliente come pagamento per un servizio che questi gli ha reso. Adesso in mano gli sono rimasti solo 950 euro in tutto. Dato che il primo cliente ha ripagato il suo debito e che quindi i soldi che possedeva sono scomparsi, quei 950 sono anche tutto il denaro esistente al mondo.
Il secondo cliente si trova nella stessa situazione iniziale del primo cliente, solo peggiore. Se il primo cliente doveva trovare 50 euro che non esistevano per poter ripagare il suo debito, il secondo si trova a doverne trovare 100.
Deve aspettare che un terzo cliente vada alla BN, chieda un prestito e crei quindi nuovo denaro. Diciamo che il terzo cliente crea pure lui 1000 euro. Il secondo cliente in qualche maniera riesce a farsi dare i 100 euro di cui ha bisogno dal terzo cliente e finalmente riesce a pagare il suo debito. Il terzo a questo punto si ritrova con 900 euro che sono tutto il denaro esistente ed è costretto a trovarne 150 che non esistono da qualche parte, per poter ripagare il suo debito. Aspetta quindi un quarto cliente che poi dovrà aspettarne un quinto. La somma che ognuno di essi dovrà trovare sarà superiore a quella che ha dovuto trovare chi li ha preceduti.
Il sistema salta quando uno dei clienti dovrà farsi pagare dal cliente che lo segue una cifra superiore a qualunque bene o servizio possa vendergli. Se tutti i clienti creano 1000 euro e l'interesse è il 5% come negli esempi fin qua fatti, il decimo cliente avrà preso in prestito 1000 euro, ne avrà pagati 450 al nono cliente in cambio di qualcosa (con essi il nono avrà saldato i suoi debiti) e si troverà obbligato a prendere dall'undicesimo 500 euro (450 che aveva speso + i 50 di interesse sui 1000 euro). Se il decimo cliente non ha nulla da vendere all'undicesimo che possa valere 500 euro si dovrà arrendere, ammettere con la BN che non è in grado di ripagare i propri debiti e fallire.
Questo banale esempio mette in luce che il sistema è destinato a fallire. Il suo debito complessivo è sempre superiore al denaro esistente e per poterlo ripagare il sistema si comporta come quegli individui che pagano i propri debiti facendo altri debiti.
Tornando al caso del primo cliente, chiamiamo il principale del debito (indichiamolo con x) i 1000 euro di debito, ai quali corrispondono 1000 euro di denaro effettivamente creato (sempre indicato come x) . Al principale va poi sommato un 5% di interesse (chiamiamolo y) che viene definito servizio sul debito.
Riassumendo se il debito complessivo del sistema economico in ogni dato momento è uguale a x+y(y=servizio sul debito), il denaro esistente è teoricamente uguale a x. Spero non ci siano dubbi sul fatto che x+y>x (il servizio sul debito non è una quantità negativa).
Si tratta quindi di un debito irripagabile, ma che allo stesso tempo va pagato.
Un altro paradosso.
Come fa il sistema bancario a tenere tutto in piedi?
Molto banalmente, continuando a creare denaro. Se il denaro esistente è pari x e il debito totale è x+y , per poterlo ripagare mi basta creare una quantità di denaro sufficiente a far si che il denaro totale diventi x2=x+y. Semplice no? Si, se non fosse che questo denaro x2 viene creato tramite le banche, anche esso come debito con sopra un interesse. Se ho creato una quantità complessiva di denaro x2, il debito totale del sistema sarà diventato x2+y. Per pagare questo debito devo creare una quantità di denaro x3=x2+y. A quel punto il debito complessivo del sistema diventerà x3+y e richiederà la creazione di una quantità di denaro x4=x3+y e così via.
Un cane che si morde la coda.
In pratica, dato che il sistema bancario è l'unico a poter creare denaro ed il denaro viene creato come debito con sopra un interesse (che però non viene creato), l'unico modo per poter pagare il debito e di creare un equivalente quantità di denaro, che però genererà più debito, che richiederà la creazione di più denaro, generando ancora più debito ecc ecc.
Il sistema paga i suoi debiti, facendo altri debiti.
Il gioco può continuare finché l'economia è in grado di creare abbastanza denaro (i vari x2, x3, x4 ecc) per pagare il debito esistente ed il denaro abbiamo visto viene creato quando la gente va in banca a chiedere un prestito. La gente chiede prestiti quando l'economia si espande, quando le aziende investono e assumono personale, quando nuove attività vengono create.
Quando c'è crescita economica.
La crescita è necessaria perché senza di essa non potrebbe essere creato abbastanza denaro per ripagare il debito e l'insolvenza insita nel sistema ci scoppierebbe in faccia (indovinate cosa sta succedendo adesso nel mondo?).
Gran parte del problema è in quella y, il servizio sul debito. Essa è tendenzialmente una quantità in crescita, dato che gli interessi con il passare del tempo scattano e si compongono, cioè si iniziano a pagare gli interessi sugli interessi. Se prendo 1000 euro in prestito ed ogni 3 mesi ci applicano sopra un 5% di interesse, dopo i primi 3 mesi dovrò restituire 1050 euro. Quando scattano la seconda volta gli interessi, mi troverò a pagare il 5% di 1050 euro non più di 1000.
Gli interessi composti sono perversi perché inizialmente aumentano lentamente, poi a forza di comporsi acquistano una velocità pazzesca.
La componente y del debito totale (x+y) è quindi una quantità in crescita, (anche se negli esempi sopra per semplicità l'ho mantenuta costante) e col tempo arriva a pesare sempre più sul debito totale (sulla somma x+y), fino ad arrivare, come già detto, a superare la capacità del sistema di creare nuovo denaro con cui ripagare il debito esistente.
Non dimenticate che y è una quantità che non è mai stata creata. Se ad esempio a forza di aumentare, la componente y diventasse uguale a x, per ripagare il debito totale x+y dovrei creare una quantità di denaro doppia a quella attualmente in circolazione (2 volte x).
Anche con una eccezionale crescita economica questo risulterebbe impossibile.
Si arriva ad un punto in cui il servizio sul debito diventa una quantità troppo elevata e il sistema si trova nell'impossibilità di garantire una crescita economica sufficiente a generare il denaro necessario al proprio sostentamento.
Quando accade si verifica una recessione.
Tutti improvvisamente sentono la scarsità del denaro in circolazione rispetto al debito e si preoccupano. Hanno bisogno dei soldi per pagare i propri debiti e le proprie spese e cominciano a chiedere indietro denaro a chi aveva contratto debiti nei loro confronti. In un momento in cui il sistema non riesce a creare denaro a sufficienza, tutti i soggetti ne fanno incetta. Come abbiamo visto la coperta è troppo corta (x+y>x), non ci sono abbastanza soldi ed inevitabilmente qualcuno lungo tutta la catena di debiti e di obblighi non potrà pagare e fallirà.
Se qualcuno non paga un debito, qualcun altro incasserà una perdita equivalente. Se queste perdite sono limitate e impattano su degli anelli intermedi ad esempio le aziende, queste per compensare le perdite saranno costrette a diminuire le spese: limiteranno gli investimenti, licenzieranno personale ecc. Se gli anelli intermedi resistono tutto bene. Ci si becca una recessione, una parte del debito verrà ripagata ed un altra verrà cancellata dai fallimenti.
Quando abbastanza debito è stato purgato e il risparmio rigenerato, se ci si sono le condizioni si riparte con una nuova fase espansiva.
Se invece le perdite risalgono tutta la catena del debito andando a scaricarsi massicciamente sul sistema bancario il rischio è quello di una depressione.
Questo è quello che sta succedendo attualmente.
In linea di massima si possono avere delle fasi di espansione brevi o tenui in cui il debito non aumenta troppo e delle fasi successive di contrazione in cui il debito viene purgato, altrettanto brevi o di limitato impatto. Oppure si possono verificare delle fasi di espansione lunghe od eccessivamente violente in cui il debito aumenta in maniera insostenibile a cui spesso seguono delle brutali fasi di contrazione.
Nel caso di espansioni e contrazioni brevi la crescita economica avvenuta durante la fase espansiva non viene necessariamente cancellata dalla contrazione. L'andamento generale può tranquillamente essere, tra alti e bassi, in crescita. La popolazione generalmente tende aumentare, quindi più gente avrà necessita di bene e servizi e di denaro con cui pagarli, la tecnologia anch'essa tende a progredire aprendo nuove possibilità di investimento.
Lunghe fasi espansive se non son basate su elementi concreti, ad esempio una rivoluzione tecnologica, alla fine collassano per forza di cose. Quella della New Economy è stata una vera rivoluzione. Ci ha lasciato le reti informatiche ed ha aperto la porta della globalizzazione, nel bene e nel male. Una rivoluzione del genere aveva necessità di grandi investimenti ed i banchieri centrali per rispondere alla domanda di denaro da parte dei vari investitori, hanno abbassato il tasso di interesse.
Come abbiamo visto prima, la creazione di tutto questo denaro ha anche generato un debito che andava ripagato. Gran parte di questo denaro però, non si è scaricato in attività produttive, ma è andato ad alimentare una bolla speculativa. In sostanza esso non ha prodotto una crescita reale e sostenibile dell'economia. Una crescita che consentisse di creare abbastanza denaro per ripagare il debito creato in precedenza.
Alla fine ovviamente il giochino si ruppe.
Arrivò il momento di purgare il debito in eccesso dal sistema. I banchieri centrali però non vollero. Se troppa gente all'improvviso si trova costretta a ripagare i propri debiti il denaro rischia di sparire con una eccessiva rapidità e di produrre una spirale deflattiva. Per evitarlo tagliarono in maniera assurda il tasso di interesse, creando un altra montagna di denaro che trovò sfogo nella bolla immobiliare. Se la New Economy qualcosa di nuovo e utile lo aveva lasciato, la bolla immobiliare ci ha solo regalato tanti sobborghi fantasma e un mare di case fatiscenti.
Anche essa non è riuscita a creare una crescita reale e sostenibile dell'economia.
Ora, ancora una volta, è arrivato il momento per il sistema di ripagare parte del proprio debito e di nuovo in maniera ancora più evidente i soldi non ci sono. Il debito è cresciuto troppo negli ultimi anni.
Non è più neppure sufficiente tagliare il tasso di interesse per generare la creazione di denaro. Il peso del debito nel sistema è diventato così elevato che anche se il denaro viene regalato, non è rimasta più abbastanza gente con le garanzie necessarie per andare in banca a farsi concedere un prestito. Sono tutti troppo poveri, troppo indebitati o troppo riluttanti ad esporsi in questo contesto economico, comprese le banche.
Il denaro necessario a tenere in piedi la baracca non viene più creato.
Per ovviare a questo problema la FED ultimamente ha adottato strategie che si trovano ad un solo passo di distanza dall'arrivare a spargere denaro sulle città lanciandolo dagli elicotteri.
E' inflattivo quello che sta facendo la FED ricorrendo a certe forme di quantitative easing?
No, almeno per ora. Chi parla di inflazione dimentica di conteggiare nei suoi calcoli la quantità spaventosa di denaro che sta venendo cancellata. Le manovre della FED sono però distruttive ed a pagarne le spese alla fine rischia di essere il dollaro.
Adesso torniamo un attimo al solito primo cliente della BN e al suo debito di 1050 euro.
Esso dopo aver ricevuto 50 euro in pagamento dal secondo cliente, forte dei suoi 1050 euro (1000+5%) torna dalla BN e con essi ripaga il suo debito. La BN prende questi soldi, si reca alla BC e ripaga a sua volta il proprio debito pregresso, cioè 1000 euro più il 2% di interesse. Alla BN resterà materialmente un 3% di interesse, che era il ricarico che aveva effettuato sull'interesse fissato dalla BC. La BC fa sparire, come abbiamo detto prima i 1000 euro, depennandoli dai suoi libri contabili e chiudendoli dentro ad un deposito.
Quello che le rimane in mano è un 2% di interesse. Con una parte ci paga le spese per la struttura, il personale, il costo per stampare la moneta ecc. Quello che resta è guadagno. Come abbiamo visto però una banca centrale non dovrebbe esistere per guadagnare soldi. La sua funzione dovrebbe essere unicamente quella di mettere in circolazione denaro. Quel guadagno, che le deriva dal potere di creare la moneta è in un certo senso guadagno "indebito" e viene definito "signoraggio". Se la banca centrale appartiene allo stato in genere questo signoraggio viene ceduto ad esso. Se è di proprietà di privati quel denaro se lo spartiranno essi a seconda delle rispettive quote di proprietà.
Intanto si può notare che il sistema bancario trae i suoi guadagni da quello che non "crea", quindi dall'interesse (nella realtà anche da commissioni su diversi tipi di transazione, ma qui ci interessa il ciclo del denaro).
In secondo luogo, il signoraggio come viene raccontato in rete su diversi siti è un accozzaglia di sciocchezze. Alcuni affermano che le banche schiocchino le dita creando denaro, senza che questo rappresenti per esse un debito o una potenziale perdita. Creerebbero ad esempio 1000 euro senza costi o rischi e li presterebbero in giro. Se gli tornano indietro bene, se non gli tornano chi se ne frega, la loro perdita sarebbe comunque 0. A questo punto mi dovrebbero però spiegare, perché le banche di mezzo mondo sono al fallimento e perché mai, esse si scomodino a prestare il denaro in primo luogo.
Tanto varrebbe crearlo ed usarlo direttamente per comperare tutto ciò che esiste. Quale sarebbe il problema? Lo presterebbero per far si che la gente non capisca cosa stiano facendo?
Altri invece affermano che quando i soldi arrivano alla BC, questa invece di farli sparire li riciclerebbe chissà dove, per arricchire un gruppo selezionato di persone.
Su queste cose esistono controlli molto severi, per ovvie ragioni (anche se ci si potrebbe chiedere chi controlla i controllori), ma anche se in qualche modo ciò accadesse davvero, si chiamerebbe falso in bilancio. Sarebbe un atto criminale dei più gravi (a parte in Italia) sopratutto se perpetrato dalla banca centrale ed in ogni caso potrebbe essere condotto solo su cifre limitate.
Il sistema non funziona e non può funzionare così.
Una delle ragioni per le quali il denaro viene creato attraverso un debito è che in questa maniera esso è sterilizzabile, cioè richiamabile. L'ultimo anello nella catena del debito, la BC, può stabilire che c'è troppo denaro in circolazione e fare in modo che esso venga cancellato. Lo fa generalmente alzando il tasso di interesse. In questa maniera chi ha dei debiti è incentivato a ripagarli e come abbiamo visto, quando il debito viene ripagato il denaro scompare dal sistema.
In teoria nulla vieta ad uno stato di stampare denaro e, come disse una volta Bernanke riferendosi alla capacità della Federal Reserve di inflazionare il mercato, spargerlo sulle città lanciandolo dagli elicotteri. La ragione per cui non si fa è che quel denaro sarebbe difficilmente sterilizzabile. Si tramuterebbe in inflazione in maniera pressoché permanente.
Bisognerebbe mandare in giro delle squadre di persone apposite per rastrellare i soldi alla gente oppure inventarsi una tassa ad hoc per richiamare indietro il denaro.
Il rischio sarebbe quello di perdere il controllo della leva monetaria e di suicidarsi via iper inflazione.
Se anche i banchieri cattivi: Rockefeller, Rothschild, Warburg o chi per loro, volessero controllare il mondo attraverso le banche, non lo farebbero mai in quella maniera (creando cioè denaro non richiamabile), perché così facendo, finirebbero per distruggere molto velocemente lo stesso sistema che ambirebbero a dominare.
Prima di chiudere questo post è anche il caso di fare una precisazione sulle banche commerciali, quelle che ho chiamato BN. Esse nella realtà non si rivolgono alla BC ogni volta che qualcuno va a chieder loro un prestito. La maggior parte delle transazioni sono elettroniche al giorno d'oggi. La creazione e la distruzione di denaro avviene contabilmente un po' come descritto prima nel caso della BC. Anch'esse si segnano su un librone cosa devono avere e cosa devono dare. Si tratta in sostanza di una partita doppia. Se non capite di cosa stia parlando non vi preoccupate e tenete presente l'esempio di sopra (BC>BN>cliente). Magari se ne riparlerà meglio in un diverso post (l'articolo è gia abbastanza lungo).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Le cose che vanno ricordate alla fine non sono molte:
- Il denaro viene creato quando qualcuno contrae un debito col sistema bancario
- Quando un certo debito viene ripagato una quantità equivalente di denaro scompare
- Il debito dell'intero sistema è superiore al denaro esistente e quindi tecnicamente irripagabile
- Le banche guadagnano su quello che non creano, cioè l'interesse (a parte commissioni varie)
- Il servizio sul debito (che raggruppa interessi e interessi composti) è una quantità tendenzialmente in crescita
- Il debito non può continuare ad aumentare in eterno prima o poi una parte di esso deve essere eliminata dal sistema (non tutto perché se no sparirebbe anche il denaro)
- La maggior parte dei discorsi sul signoraggio che potete leggere in internet sono cazzate
Più avanti probabilmente scriverò qualcosa sulla riserva frazionaria, l'effetto moltiplicativo del sistema bancario e un po' in dettaglio sul funzionamento delle banche centrali e delle loro attuali politiche.
Per il momento mi fermo qua.
Update:
Alessandro mi ha fatto notare con molta cortesia un errore sostanziale nel mio articolo. Volevo aspettare che scrivesse lui qualcosa a proposito, ma è comunque il caso di far presente il problema a chi legge l'articolo, dato che ad un certo punto dico una cosa che poi successivamente smentisco (e non essendo un politico è un discreto problema). Il confine tra semplificazione e cazzata è sottile e a forza di semplificare si perdono dei pezzi per strada, ragione per cui fa sempre comodo un proof reader. Fortunatamente internet può spesso assolvere a questa funzione.
Come descrivo nell'articolo quando un debito x+y (principale + servizio sul debito) viene ripagato la parte del principale scompare mentre la parte y dell'interesse diventa un guadagno del sistema bancario. Questo guadagno , non scompare, ma viene per la maggior parte reintrodotto nel sistema sotto forma di spese del sistema bancario o dividendi. In sostanza dopo che il primo cliente paga il suo debito in euro 1000 + 50 i 1000 euro scompaiono mentre i 50 tornano nel sistema. Se il tutto fosse istantaneo il secondo cliente (che prende in prestito 1000 euro) potrebbe teoricamente mettere le mani su quei 50 euro che non sono scomparsi e trovarsi nella situazione del primo cliente. Con 1000 euro in mano e la necessità di trovarne 50 che non esistono.
In questo senso l'interesse dei debiti pagati prima ribilancerebbe la necessità di creare nuovo denaro generando altro debito e nel caso migliore manterrebbe la situazione costante (il debito complessivo del sistema rimane maggiore del denaro in circolazione x+y>x). Una parte del problema è che questo processo di reimmissione del denaro non è istantaneo e non riesce quindi a ribilanciare completamente questa necessità. In secondo luogo come abbiamo visto la y quella parte di interesse mai creata, aumenta con il passare del tempo dato che gli interessi scattano e si compongono.
In sostanza la y tende ad aumentare, ma aumenta molto più lentamente di quanto non poteva sembrare dal post originale. Più denaro viene creato rispetto ad una crescita sostenibile dell'economia e più la y complessiva del sistema cresce e più cresce il rischio di una violenta recessione o di una depressione. Invece più la quantità di denaro che viene creata si avvicina al tasso di crescita reale (e più velocemente il sistema bancario reimmette in circolazione nel sistema i suoi guadagni) è più ci si avvicina al caso in cui la situazione dell'indebitamento dovrebbe rimanere costante.
Il problema delle bolle speculative è che esse non creano una crescita reale e sostenibile, ma una fittizia basata sull'aumentare del valore di certi beni causato da tutto il denaro creato che su di essi va a scaricarsi (è sostanzialmente inflazione). Tutto questo denaro ovviamente fa aumentare anche il debito in maniera insostenibile rispetto alla crescità reale. Quando la bolla scoppia il debito va ripagato ed iniziano i problemi.
In futuro correggerò l'articolo e toglierò l'update, anche perché probabilmente verrà lasciato in prima pagina. Per ora lo lascio, anche come esempio di come si possano fare certi errori in buona fede ed in attesa che eventualmente Alessandro scriva un suo articolo sull'argomento.