venerdì 8 agosto 2008

Estate calda, autunno infernale

E' Agosto e come avrete potuto notare fa un discreto caldo. Ho constatato negli ultimi tempi che la mia voglia di aggiornare il blog è inversamente proporzionale alla temperatura, per cui noterete come i nuovi articoli compaiano saltuariamente. Nonostante ciò le notizie non mancano di certo.

Gli ultimi dati economici americani sono piuttosto negativi. Male la crescita che è calata assestandosi all'1,9% mentre tutti, anche grazie all'assegno di 600 dollari recapitato a casa di ogni cittadino da parte del governo degli Stati Uniti, si aspettavano una crescita del 2,3-2,4%. La disoccupazione è arrivata al 5,7% ed è in costante crescita. Come mostra il grafico sotto preso dal blog di Mish, la situazione è destinata a peggiorare.


Il grafico mostra molto chiaramente quando vi fu l'inversione nel numero dei disoccupati con un netto miglioramente della situazione. Nel 2003 con la creazione della bolla immobiliare e delle follie di borsa costruite su di essa. Con il mercato immobiliare al tracollo la disoccupazione tornerà con tutta probabilità ad aumentare fino a toccare il livello del 2003 e probabilmente a supererarlo di un bel pò, dato che non si vede da nessuna parte una bolla pronta a sostituire quella immobiliare ed a sostenere il mercato come accadde nel 2003.

Diversi stati americani intanto sono arrivati alla canna del gas. Il più duramente colpito di tutti è la california il cui deficit ha toccato i 17 miliardi di dollari e sembra galloppare verso i 20, tra ridicoli annunci e tentativi del governatore schwarzenegger di sistemare la questione, come il geniale piano di usare i proventi dei biglietti della lotteria per pagare le spese sanitarie. Peccato che i biglietti della lotteria servissero a finanziare l'istruzione il cui costo è stato perciò accollato al fondo generale dello stato. Da dove questo fondo poi, avrebbe dovuto recuperare il denaro per sostenere improvvisamente l'istruzione non si è capito.

Tant'è, che alla fine Schwarzi si è arreso all'evidenza e ha dovuto annunciare la riduzione dello stipendio di tutti i dipendenti pubblici (200000 unità) al livello minimo consentito, cioè 6,55 dollari l'ora. Un livello ridicolo, siamo quasi sotto la soglia di povertà. Sono l'equivalente di 4,23 euro l'ora. Non vale neanche la pena di alzarsi la mattina per una cifra simile, uno rimedierebbe di più chiedendo l'elemosina per strada. Ovviamente in uno stato in cui la disoccupazione a Giungo ha toccato il 6,9% una manovra del genere non può che deprimere ulteriormente la situazione, ma a discolpa di mr Terminator bisogna dire che non c'è molto che possa fare a riguardo al momento.

Certe cose andavano semplicemente prevenute.

Una nota divertente in tutta la vicenda californiana è che il sistema che gestisce le paghe dei dipendenti pubblici è un vecchio catorcio scritto in cobol (un veeeeechio linguaggio di programmazione) che andrebbe pesantemente modificato per consentire tutta l'operazione di riduzione salariale. Il che, a sentire alcuni analisti, comporterebbe 6 mesi di lavoro per l'adeguamento del programma a condizione però, di riuscire a trovare in qualche ospizio, programmatori di cobol ancora in vita ed in grado di mettere le mani intorno al quella "meraviglia" di sistema, che immagino sarà anche stato adeguato in tutta fretta per il baco del 2000, una decina di anni fa (quante belle righe di codice non commentate e incomprensibili ci saranno nel programma?).

Al momento nella stessa condizione della California ci sono 29 stati.

Consideranto il buco di bilancio, in percentuale, rispetto al budget statale, i peggiori sono nell'ordine:

California (21.3%), Arizona (17.8%), Nevada (13.5%), Rhode Island (12.6%), Florida (11.0%), New York (9.1%), New Jersey (7.6-10.6%), and Alabama (9.2%).

Questi otto Stati stanno particolarmente male. Gli altri 21 hanno diversi problemi, ma sono ancora entrati nella fase acuta.

Tutti quanti stanno, bene o male, seguendo la strada della california, anche se in maniera meno drastica. Ne è un esempio lo stato di Washington che pur non essendo uno dei maggiormente colpiti, ha deciso di bloccare ogni assunzione di personale, di tagliare le spese delle varie agenzie statali e di operare pesanti tagli sugli spostamenti e quindi sul carburante.

Ovviamente la cosa che nessuno vuole fare è aumentare le tasse, anche perchè con una disoccupazione in crescitae ed un inflazione anch'essa in costante aumento sarebbe la peggiore manovra da intraprendere. Come dissi in un altro post "non si può cavare sangue da una rapa". I cittadini americani hanno già abbastanza grattacapi e problemi economici, senza che gli vadano a prelevare altri soldi dal portafoglio.

Come hanno deciso quindi, gli Stati che si finanziavano con le tasse sulle operazioni immobiliari di recuperare il denaro necessario a sostenere le proprie spese?

Secondo un articolo su globalresearch vendendo i gioielli di famiglia.

In sostanza, dando in concessione proprietà statali per i classici 70-90 anni ad imprese private, che in molti casi non sono altro che fondi di investimento che non sapendo più dove investire, si sfregano le mani al pensiero di avere un flusso continuo di cassa grazie magari, al pedaggio imposto su un ponte od una strada una volta gestita gratuitamente dallo stato.

Insomma, la speculazione in borsa da parti dei grandi soggetti finanziari, grazie ad ogni mancanza di controllo ha generato il mostro che ha fatto saltare l'intera economia mondiale. Una volta finito il saccheggio tutti si sono gettati sulle materie prime, speculandoci sempre col beneplacido dei regolatori che speravano così che i grossi soggetti bancari e i loro debitori riuscissero a ripianare un pò i loro bilanci, strangolando nell'operazione i consumatori. Quando il rallentamento dell'economia è apparso così evidente da rendere la speculazione sulle materie prime troppa rischiosa, hanno iniziato a buttarsi sulle strutture pubbliche.

Rendono meno della finanza strutturata dei vecchi tempi, ma sono già esistenti, quindi senza la necessità di esser costruite, sono in buona parte dei monopoli naturali e quindi garantisco un flusso di denaro costante e regolare. Anche in questo caso sembra che vincano sempre i soliti, benché si tratti spesso dei fautori della crisi attuale.

Sono molto curioso di vedere come la prenderanno i consumatori americani, quando si vedranno improvvisi aumenti in bolletta, pedaggi su strade una volta libere e cose simili. Non gli avranno preso i soldi con le tasse, ma sembra che da loro debbano comunque venir fuori in qualche maniera. Chissà se anche in questo caso si adegueranno attaccandosi al dogma di: "privato è bello, pubblico no"?

Il privato è cosi bello che le 3 grandi case automobilistiche di detroit, la GM, la Ford e la Crysler stanno supplicando il congresso per avere nei prossimi due anni, tra i 35 e i 40 miliardi di dollari in prestiti agevolati per "assicurare la sopravvivenza delle compagnie per un periodo sufficiente a progettare e costruire una nuova generazione di veicoli più efficenti dal punto di vista dei consumi".

Insomma, le 3 case di detroit, han sempre costruito veicoli mangia carburanti a tradimento negli ultimi anni, senza batter ciglio e senza che il continuo aumento del costo del petrolio degli ultimi 7-8 anni gli suggerisse alcunchè su quello che era il trend del mercato, mentre le concorrenti, come la toyota, facevano ricerca su veicoli nuovi ed espandevano la loro linea di auto a bassi consumi e ridotto impatto ambientale.

Adesso che sono rimaste strangolate da frotte di consumatori in fuga dai suv ingoia benzina, chiedono a mamma stato di fornire loro i soldi per poter sopravvivere.

Nella patria del "libero mercato" e del capitalismo sono li, tutti ad elemosinare aiuti economici da parte dello stato.

Come dicono in diversi, gli Stati Uniti ormai sono diventati una nazione di socialisti al contrario. Prendono dalla collettività per dare ai ricchi, invece che aiutare i poveri.

Un articolo su bloomberg racconta, come l'Unicredit, dopo un analisi sull'andamento del valore delle swap (i contratti di assicurazione contro il possibile fallimento di un azienda) sui titoli delle 3 ex grandi produttrici di autovetture, ha stabilito che esiste più del 95% di probabilità che una delle 3 possa fallire nei prossimi 5 anni:

"Può verificarsi un default in ogni momento" ha detto Jochen Felsenheimer, il capo della credit strategy dell'UniCredit, la quarta banca Europea, con sede a Monaco. "I costi (delle swap ndr) implicano che esiste quasi il 100 percento di probabilità che una delle grandi 3 richiederà la bancarotta prevista dal Chapter 11."

Si accettano scommesse su quali falliranno. Se dovessi buttarmi tanto per divertimento, direi che la GM fallirà, che la Ford se la caverà dopo pesantissime sofferenze, mentre alla terza potrebbe succedere di tutto.

Questi ovviamente, come dice anche il titolo del blog, sono giusto i miei due cents.

Per finire aggiungo che venerdì scorso è fallita un altra banca americana. La First Priority Bank della Florida, ha chiuso i battenti ed è stata "consegnata" dalla FDIC sotto il controllo della SunTrust Bank. La cosa è passata quasi inosservata data la ridotta dimensione dell'istituto che ha assets totali per 259 millioni di dollari e depositi per 227 millioni, ma sono ormai due venerdì di fila che delle banche americane falliscono e deveno essere rilevate dall'FDIC. Tanto che sta cominciando a girare il nomignolo, "bankrupt friday", il fallimento del venerdì, dato che una volta il lunedì era conosciuto come "merger monday" il lunedì delle fusioni.

Se negli USA la situazione, continua a deteriorarsi e si lamentano spaventati per una crescita del 1,9% in Italia la situazione è semplicemente orrenda, con una crescita tonda tonda dello 0% rispetto al luglio dello scorso anno. In Spagna le sofferenze non accennano ad affievolirsi e lo stesso in Gran Bretagna, tanto che anche l'inossidabile Trichet, ha dichiarato esplicitamente che non alzerà i tassi di interesse dati i problemi di crescita, facendo crollare il valore dell'euro sul dollaro ai minimi da 5 mesi.

Della situazione Italiana però, è meglio che ne parli più in dettaglio in un altro post. Quello che non posso fare a meno di notare in ogni caso è che Agosto, mese in cui si presume la gente dovrebbe pensare a rilassarsi e a spassarsela in vacanza, si sta rivelando tutt'altro che tranquillo.

Se questo è Agosto, non voglio pensare a cosa ci riserverà l'autunno.

PS: Buone vacanze a tutti quelli in partenza! :)

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