venerdì 28 novembre 2008

Sul sistema (il ciclo del denaro)

Con questo post, e probabilmente un altro paio che seguiranno se riuscirò a vincere la mia cronica pigrizia, vorrei provare a spiegare alcuni meccanismi che sono alla base dell'economia. Quel genere di cose che tutti dovrebbero avere chiare e che andrebbero spiegate a scuola, ma che per qualche ragione sembra brutto affrontare.

Non ho seguito nessuno studio particolare in materia economica, quello che so l'ho imparato per i fatti miei sui libri e sbattendoci contro, per cui le mie conoscenze hanno per forza diverse lacune. Se notate errori sostanziali, siete pregati di farmeli sapere, gentilmente magari, dato che un po' di tempo l'ho impiegato a scrivere questo post.

Proverò a spiegare il tutto in maniera semplice, ripetendo più di una volta certi concetti e ricorrendo inevitabilmente ad alcune semplificazioni. Questo significa anche che sarà uno di quei post atrocemente lunghi. Se avete però dei dubbi su come funzioni il sistema economico leggetevelo, magari un po' alla volta, ma arrivate in fondo (se non avete dubbi potete tranquillamente saltarlo).

Lungi da me l'intenzione di fare il maestrino, ma spesso anche tra i miei amici partono delle discussioni da cui risulta evidente come manchino alcune informazioni fondamentali in materia economica.

Faccio molto prima, anche per loro, a scrivere un articolo una volta per tutte e ad indicarglielo la prossima volta che salta fuori l'argomento.

La cosa fondamentale da capire è come funziona il ciclo di creazione e distruzione del denaro perché esso è alla base di tutto. In economia il debito e il denaro vengono definiti fungibili, cioè intercambiabili. Sostanzialmente sono la stessa identica cosa. Se esiste debito esiste denaro e viceversa.

Il denaro viene creato dal sistema bancario quando un individuo si reca in una banca e chiede un prestito. Se la banca decide di concederglielo essa semplicemente crea in quel momento il denaro necessario.

Per semplicità consideriamo un mondo senza denaro in circolazione in cui improvvisamente venga creata una banca centrale (BC) ed una banca che chiameremo normale (BN) in sostanza una tradizionale banca commerciale (quelle di cui trovate sedi e sportelli nelle varie città). Alla Banca Normale vi si reca il primo cliente, incuriosito da questa cosa chiamata denaro (denaro che verrà poi messo in circolazione dalla BN sotto forma di moneta, chiamiamola pure euro).

Questo cliente tanto per provare questa nuova trovata decide di chiedere alla BN 1000 euro in prestito. La BN, che esiste proprio per quello scopo (per far circolare denaro), dopo aver controllato le garanzie di questo individuo e averle considerate valide, approva l'erogazione del prestito. La moneta però viene effettivamente creata/stampata dalla banca centrale, per cui la BN è costretta a recarsi da essa per farsi consegnare materialmente i 1000 euro.

La BC sotto richiesta della BN crea quindi questi 1000 euro in moneta e glieli da sotto forma di prestito. La BN si ritrova perciò a dovere 1000 euro alla BC. A questo punto la BN torna dal cliente che aveva inizialmente chiesto il prestito e sua volta gli presta i suddetti 1000 euro. Visto che essi sono anche i primi soldi mai creati, rappresentano tutto il denaro in circolazione nel mondo in quel momento. In sostanza nel sistema è stata creata una catena del debito di 1000 euro, catena che termina alla banca centrale (BC>BN>cliente) e contemporaneamente sono stati creati 1000 euro in denaro sonante.

Tutto il debito del mondo equivale a 1000 euro e tutto denaro esistente è ugualmente pari a 1000 euro.

Non dovrebbe quindi, esistere nessun problema in linea teorica per ripagare il debito esistente.

Quando questo avviene, il debito stesso scompare. Contemporaneamente però scompare anche una corrispondente quantità di denaro.

Torniamo al nostro cliente, al suo debito di 1000 euro e vediamo come.

Ad un certo punto il cliente decide che è venuto il momento di restituire alla BN i 1000 euro avuti in prestito ed estinguere così il suo debito. La BN dopo aver riavuto indietro i 1000 euro dal cliente, si reca alla BC ed a sua volta paga il debito di 1000 che aveva contratto con essa.

La BC che si era segnata su un bel librone il fatto di aver dato fuori i 1000 euro alla BN, depenna la voce, indicando che i 1000 euro sono tornati a casa. Poi prende i 1000 euro, li sbatte dentro a un grosso deposito ed a tutti gli effetti quei soldi sono scomparsi. Per quel che la riguarda la BC potrebbe direttamente bruciarli i suddetti 1000 euro. Non lo fa solo perché ha già fatto la fatica di stamparli e non ne vale la pena.

Il compito della banca centrale è quello di far si che il denaro circoli nel sistema. Non quello di arricchirsi in maniera nascosta. Quando il denaro le torna indietro questo denaro semplicemente sparisce. Se anche il pezzo di carta continua ad esistere, finché esso rimane chiuso in una cassaforte il suo effetto è nullo, è come se non esistesse. Quando poi la BN in futuro chiederà altri 1000 euro alla BC, essa non farà altro che riaprire la sua bella cassaforte, prendere i 1000 euro che aveva messo via e prestarli alla BN come se fossero stati appena creati.

Fate molta attenzione. Questo è un fatto fondamentale da capire.

Quando il debito viene ripagato un equivalente quantità di denaro scompare dal sistema. Quando il cliente ha restituito i 1000 euro, che come avevamo detto erano tutto il denaro esistente, il cliente ha anche causato la sparizione di tutto il denaro in circolazione nel mondo.

Questo è uno dei paradossi del sistema.

Il debito va pagato, ma allo stesso tempo non ha senso pagarlo. Se prendessimo tutto il denaro esistente e con esso pagassimo tutti debiti esistenti non resterebbe più denaro in circolazione. Torneremmo al baratto e sarebbe la fine dell'economia così come la conosciamo.

Non vi preoccupate, però. Non potrà mai succedere. E' semplicemente impossibile ripagare tutto il debito, perché esso è sempre una quantità più elevata rispetto alla somma di tutto il denaro esistente. Questo a causa del fondamentale elemento che è stato trascurato nell'esempio precedente: l'interesse.

Quando il cliente si reca alla BN per chiedere 1000 euro in prestito sappiamo tutti che essa non gli chiederà indietro solo 1000 euro. Vorrà anche che lui le paghi una certa percentuale aggiuntiva, percentuale che viene definita interesse.

L'interesse esiste per diverse ragioni. La Banca Centrale lo usa come strumento principale per la regolazione del denaro in circolazione: se alza il tasso di interesse, il costo del denaro aumenterà e la gente sarà disincentivata dal chiedere dei prestiti. Verrà quindi creato e messo in circolazione meno denaro. Se lo abbassa succederà l'opposto.

Il compito della BN invece, è di fare da tramite tra la BC e la gente che chiede denaro in prestito, valutando la situazione finanziaria di questi ultimi. Deve quindi controllare che essi abbiano garanzie sufficienti perché gli si possa concedere un prestito e/o che abbiano un piano di investimento sensato per i soldi che chiedono. Tutto questo richiede tempo e personale. In sostanza è un costo che va coperto in qualche maniera. Per questa ragione la BN all'interesse che stabilisce all'origine la BC applica un ricarico. Inoltre come abbiamo visto, i soldi che la BN presta, rappresentano per lei un rischio. Se i 1000 euro che aveva prestato nell'esempio di prima non le fossero stati restituiti a lei sarebbe rimasto comunque un debito di 1000 euro nei confronti della BC.

In un caso simile, l'unica strada che può percorrere la BN per ripagare il suo debito è di prendere ciò che il cliente le ha fornito come garanzia, provare a venderlo e sperare di recuperare più soldi possibile. Naturalmente se questa garanzia viene venduta per meno di 1000 euro la differenza è tutta perdita che la BN incassa.

In sostanza, le banche si assumono un rischio quando prestano denaro alla gente. A questo rischio attribuiscono un valore e lo conteggiano nell'interesse. Più l'economia è solida, più le BN riterranno probabile che un prestito venga restituito e meno sarà l'interesse che applicheranno ai prestiti che concedono e viceversa.

Il rischio del sistema si riduce in definitiva, alla possibilità che il debito non venga pagato. Se questo si verifica qualcuno lungo tutto la catena riporterà un equivalente perdita. Ad esempio se un fornitore non paga un azienda questa incasserà una perdita. Se la perdita è troppo ingente l'azienda non sarà più in grado di pagare i debiti che aveva con la sua banca e quest'ultima incasserà una perdita a sua volta. Quando tutta la catena si rompe e le perdite cominciano ad ammucchiarsi sui bilanci delle banche, che sono quelle che si trovano alla fine di essa, significa che la situazione si è fatta critica.

Negli ultimi anni banche, hedge funds e compagnia si sono riempiti di matematici. Li volevano tutti perché avevano bisogno di individui in grado di creare complessi strumenti finanziari la cui funzione fosse, sostanzialmente, quella di tenersi i guadagni ed accollare il rischio a qualcun altro. I famosi debiti cartolarizzati non sono che questo, un trucco attraverso il quale le banche hanno scaricato su altri il rischio (o almeno così credevano) raccontando loro che si trattava invece di un nuovo tipo di investimento. Questo ha prodotto una cattiva valutazione del rischio. Le banche che avevano creduto di essersi liberate del rischio si son dette: "se il rischio è basso anche il ricarico sull'interesse stabilito della BC che noi applichiamo può essere basso". Ovviamente questo ha contribuito a tenere un tasso di interesse finale (al pubblico) innaturalmente basso, fornendo carburante alla bolla immobiliare.

Torniamo ora all'esempio iniziale: BC>BN>cliente che chiede 1000 euro, ma consideriamo anche l'interesse questa volta. Quando la BN va dalla BC a chiedere che essa le crei e le presti i famosi 1000 euro, la banca centrale applica su di essi anche un 2% di interesse, tasso che ad esempio, in quel momento considera essere adeguato a soddisfare la propria politica monetaria. La BN dopo aver accettato di pagare questo interesse, prende i 1000 euro e torna dal solito cliente, quello che aveva chiesto inizialmente il prestito. Gli da i 1000 euro, ma pretende indietro su di essi anche un interesse del 5% (ha ricaricato l'interesse di un 3%).

In sostanza il cliente, conteggiando anche l'interesse, dovrà restituire 1050 euro (non consideriamo eventuali scatti dell'interesse dovuti al passare del tempo per semplicità).

Fate molta attenzione perché questa è un altra parte fondamentale da capire.

Avevamo detto che la BC e BN avevano appena aperto i battenti ed erano le uniche banche esistenti, quindi le uniche entità in grado di creare denaro e che il cliente era la prima persona a chiedere del denaro in prestito, cioè il primo a produrre la creazione di denaro/moneta.

Nel complesso il sistema bancario (BC+BN) ha creato 1000 euro da dare al cliente e questi 1000 euro sono tutto il denaro esistente al mondo. Però il sistema bancario dal cliente vuole indietro 1050 euro (1000 +5%).

Se è il sistema bancario l'unico in grado di creare denaro e se tutto il denaro esistente ammonta a 1000 euro come potrà mai il povero cliente restituirne 1050?

Ovviamente non può.

Dovrebbe tornare in banca e fare un altro debito (quindi creare altro denaro) con cui ripagare quello precedente. Questo lo lascerebbe con un debito ancora maggiore di quello che aveva prima, debito che potrebbe pagare solo chiedendo altro denaro in prestito alla banca indebitandosi ancora di più. Questo gioco può teoricamente andare avanti fino a quando il cliente non è costretto a dichiarare fallimento rifiutandosi di pagare il suo debito.

Se il cliente perplesso chiedesse alla BN, dove essa supponga che lui possa trovare i 50 euro che non esistono per poter ripagare il suo debito, la BN gli risponderebbe senza fare una piega: "Presto altra gente, oltre a te, verrà a chiedermi soldi in prestito, creando quindi altro denaro. Tu nel frattempo con i tuoi 1000 euro potrai mettere su una attività e attraverso essa vendere dei beni e dei servizi a quest'altra gente, ottenendone in cambio il denaro necessario a ripagare il tuo debito e magari anche a trarne un guadagno."

Anche se per quanto riguarda il cliente ciò fosse vero, per quello che riguarda il sistema nel suo complesso il problema resta. Anche il denaro che quest'altra gente creerebbe genererebbe un debito con sopra un interesse del 5%. Interesse che come abbiamo visto non viene mai creato dal sistema bancario.

Questo si vede subito se consideriamo che anche un secondo cliente vada in banca a chiedere 1000 euro in prestito. Come il primo cliente anche esso dovrà restituire una cifra pari a 1000 + 5% (l'interesse), quindi 1050 euro. Anche in questo caso quel 5% di interesse non viene creato dalla BN.

Il primo cliente si reca dal secondo e da gentiluomo, invece di derubarlo (cosa che alla banca non interesserebbe) gli vende qualcosa o gli presta un servizio in cambio di 50 euro. A questo punto felice di aver trovato questi mitologici 50 euro il primo cliente torna alla BN, paga il suo debito (1050 euro) e prima di andarsene si volta e fa un gestaccio esclamando: "col cavolo che ci rivediamo".

Adesso è il secondo cliente a trovarsi nei guai. Come il primo aveva preso 1000 euro e ne doveva trovare 50 (il 5%) da qualche parte per poter ripagare il suo debito. 50 però li ha dati al primo cliente come pagamento per un servizio che questi gli ha reso. Adesso in mano gli sono rimasti solo 950 euro in tutto. Dato che il primo cliente ha ripagato il suo debito e che quindi i soldi che possedeva sono scomparsi, quei 950 sono anche tutto il denaro esistente al mondo.

Il secondo cliente si trova nella stessa situazione iniziale del primo cliente, solo peggiore. Se il primo cliente doveva trovare 50 euro che non esistevano per poter ripagare il suo debito, il secondo si trova a doverne trovare 100.

Deve aspettare che un terzo cliente vada alla BN, chieda un prestito e crei quindi nuovo denaro. Diciamo che il terzo cliente crea pure lui 1000 euro. Il secondo cliente in qualche maniera riesce a farsi dare i 100 euro di cui ha bisogno dal terzo cliente e finalmente riesce a pagare il suo debito. Il terzo a questo punto si ritrova con 900 euro che sono tutto il denaro esistente ed è costretto a trovarne 150 che non esistono da qualche parte, per poter ripagare il suo debito. Aspetta quindi un quarto cliente che poi dovrà aspettarne un quinto. La somma che ognuno di essi dovrà trovare sarà superiore a quella che ha dovuto trovare chi li ha preceduti.

Il sistema salta quando uno dei clienti dovrà farsi pagare dal cliente che lo segue una cifra superiore a qualunque bene o servizio possa vendergli. Se tutti i clienti creano 1000 euro e l'interesse è il 5% come negli esempi fin qua fatti, il decimo cliente avrà preso in prestito 1000 euro, ne avrà pagati 450 al nono cliente in cambio di qualcosa (con essi il nono avrà saldato i suoi debiti) e si troverà obbligato a prendere dall'undicesimo 500 euro (450 che aveva speso + i 50 di interesse sui 1000 euro). Se il decimo cliente non ha nulla da vendere all'undicesimo che possa valere 500 euro si dovrà arrendere, ammettere con la BN che non è in grado di ripagare i propri debiti e fallire.

Questo banale esempio mette in luce che il sistema è destinato a fallire. Il suo debito complessivo è sempre superiore al denaro esistente e per poterlo ripagare il sistema si comporta come quegli individui che pagano i propri debiti facendo altri debiti.

Tornando al caso del primo cliente, chiamiamo il principale del debito (indichiamolo con x) i 1000 euro di debito, ai quali corrispondono 1000 euro di denaro effettivamente creato (sempre indicato come x) . Al principale va poi sommato un 5% di interesse (chiamiamolo y) che viene definito servizio sul debito.

Riassumendo se il debito complessivo del sistema economico in ogni dato momento è uguale a x+y(y=servizio sul debito), il denaro esistente è teoricamente uguale a x. Spero non ci siano dubbi sul fatto che x+y>x (il servizio sul debito non è una quantità negativa).

Si tratta quindi di un debito irripagabile, ma che allo stesso tempo va pagato.

Un altro paradosso.

Come fa il sistema bancario a tenere tutto in piedi?

Molto banalmente, continuando a creare denaro. Se il denaro esistente è pari x e il debito totale è x+y , per poterlo ripagare mi basta creare una quantità di denaro sufficiente a far si che il denaro totale diventi x2=x+y. Semplice no? Si, se non fosse che questo denaro x2 viene creato tramite le banche, anche esso come debito con sopra un interesse. Se ho creato una quantità complessiva di denaro x2, il debito totale del sistema sarà diventato x2+y. Per pagare questo debito devo creare una quantità di denaro x3=x2+y. A quel punto il debito complessivo del sistema diventerà x3+y e richiederà la creazione di una quantità di denaro x4=x3+y e così via.

Un cane che si morde la coda.

In pratica, dato che il sistema bancario è l'unico a poter creare denaro ed il denaro viene creato come debito con sopra un interesse (che però non viene creato), l'unico modo per poter pagare il debito e di creare un equivalente quantità di denaro, che però genererà più debito, che richiederà la creazione di più denaro, generando ancora più debito ecc ecc.

Il sistema paga i suoi debiti, facendo altri debiti.

Il gioco può continuare finché l'economia è in grado di creare abbastanza denaro (i vari x2, x3, x4 ecc) per pagare il debito esistente ed il denaro abbiamo visto viene creato quando la gente va in banca a chiedere un prestito. La gente chiede prestiti quando l'economia si espande, quando le aziende investono e assumono personale, quando nuove attività vengono create.

Quando c'è crescita economica.

La crescita è necessaria perché senza di essa non potrebbe essere creato abbastanza denaro per ripagare il debito e l'insolvenza insita nel sistema ci scoppierebbe in faccia (indovinate cosa sta succedendo adesso nel mondo?).

Gran parte del problema è in quella y, il servizio sul debito. Essa è tendenzialmente una quantità in crescita, dato che gli interessi con il passare del tempo scattano e si compongono, cioè si iniziano a pagare gli interessi sugli interessi. Se prendo 1000 euro in prestito ed ogni 3 mesi ci applicano sopra un 5% di interesse, dopo i primi 3 mesi dovrò restituire 1050 euro. Quando scattano la seconda volta gli interessi, mi troverò a pagare il 5% di 1050 euro non più di 1000.

Gli interessi composti sono perversi perché inizialmente aumentano lentamente, poi a forza di comporsi acquistano una velocità pazzesca.

La componente y del debito totale (x+y) è quindi una quantità in crescita, (anche se negli esempi sopra per semplicità l'ho mantenuta costante) e col tempo arriva a pesare sempre più sul debito totale (sulla somma x+y), fino ad arrivare, come già detto, a superare la capacità del sistema di creare nuovo denaro con cui ripagare il debito esistente.

Non dimenticate che y è una quantità che non è mai stata creata. Se ad esempio a forza di aumentare, la componente y diventasse uguale a x, per ripagare il debito totale x+y dovrei creare una quantità di denaro doppia a quella attualmente in circolazione (2 volte x).

Anche con una eccezionale crescita economica questo risulterebbe impossibile.

Si arriva ad un punto in cui il servizio sul debito diventa una quantità troppo elevata e il sistema si trova nell'impossibilità di garantire una crescita economica sufficiente a generare il denaro necessario al proprio sostentamento.

Quando accade si verifica una recessione.

Tutti improvvisamente sentono la scarsità del denaro in circolazione rispetto al debito e si preoccupano. Hanno bisogno dei soldi per pagare i propri debiti e le proprie spese e cominciano a chiedere indietro denaro a chi aveva contratto debiti nei loro confronti. In un momento in cui il sistema non riesce a creare denaro a sufficienza, tutti i soggetti ne fanno incetta. Come abbiamo visto la coperta è troppo corta (x+y>x), non ci sono abbastanza soldi ed inevitabilmente qualcuno lungo tutta la catena di debiti e di obblighi non potrà pagare e fallirà.

Se qualcuno non paga un debito, qualcun altro incasserà una perdita equivalente. Se queste perdite sono limitate e impattano su degli anelli intermedi ad esempio le aziende, queste per compensare le perdite saranno costrette a diminuire le spese: limiteranno gli investimenti, licenzieranno personale ecc. Se gli anelli intermedi resistono tutto bene. Ci si becca una recessione, una parte del debito verrà ripagata ed un altra verrà cancellata dai fallimenti.

Quando abbastanza debito è stato purgato e il risparmio rigenerato, se ci si sono le condizioni si riparte con una nuova fase espansiva.

Se invece le perdite risalgono tutta la catena del debito andando a scaricarsi massicciamente sul sistema bancario il rischio è quello di una depressione.

Questo è quello che sta succedendo attualmente.

In linea di massima si possono avere delle fasi di espansione brevi o tenui in cui il debito non aumenta troppo e delle fasi successive di contrazione in cui il debito viene purgato, altrettanto brevi o di limitato impatto. Oppure si possono verificare delle fasi di espansione lunghe od eccessivamente violente in cui il debito aumenta in maniera insostenibile a cui spesso seguono delle brutali fasi di contrazione.

Nel caso di espansioni e contrazioni brevi la crescita economica avvenuta durante la fase espansiva non viene necessariamente cancellata dalla contrazione. L'andamento generale può tranquillamente essere, tra alti e bassi, in crescita. La popolazione generalmente tende aumentare, quindi più gente avrà necessita di bene e servizi e di denaro con cui pagarli, la tecnologia anch'essa tende a progredire aprendo nuove possibilità di investimento.

Lunghe fasi espansive se non son basate su elementi concreti, ad esempio una rivoluzione tecnologica, alla fine collassano per forza di cose. Quella della New Economy è stata una vera rivoluzione. Ci ha lasciato le reti informatiche ed ha aperto la porta della globalizzazione, nel bene e nel male. Una rivoluzione del genere aveva necessità di grandi investimenti ed i banchieri centrali per rispondere alla domanda di denaro da parte dei vari investitori, hanno abbassato il tasso di interesse.

Come abbiamo visto prima, la creazione di tutto questo denaro ha anche generato un debito che andava ripagato. Gran parte di questo denaro però, non si è scaricato in attività produttive, ma è andato ad alimentare una bolla speculativa. In sostanza esso non ha prodotto una crescita reale e sostenibile dell'economia. Una crescita che consentisse di creare abbastanza denaro per ripagare il debito creato in precedenza.

Alla fine ovviamente il giochino si ruppe.

Arrivò il momento di purgare il debito in eccesso dal sistema. I banchieri centrali però non vollero. Se troppa gente all'improvviso si trova costretta a ripagare i propri debiti il denaro rischia di sparire con una eccessiva rapidità e di produrre una spirale deflattiva. Per evitarlo tagliarono in maniera assurda il tasso di interesse, creando un altra montagna di denaro che trovò sfogo nella bolla immobiliare. Se la New Economy qualcosa di nuovo e utile lo aveva lasciato, la bolla immobiliare ci ha solo regalato tanti sobborghi fantasma e un mare di case fatiscenti.

Anche essa non è riuscita a creare una crescita reale e sostenibile dell'economia.

Ora, ancora una volta, è arrivato il momento per il sistema di ripagare parte del proprio debito e di nuovo in maniera ancora più evidente i soldi non ci sono. Il debito è cresciuto troppo negli ultimi anni.

Non è più neppure sufficiente tagliare il tasso di interesse per generare la creazione di denaro. Il peso del debito nel sistema è diventato così elevato che anche se il denaro viene regalato, non è rimasta più abbastanza gente con le garanzie necessarie per andare in banca a farsi concedere un prestito. Sono tutti troppo poveri, troppo indebitati o troppo riluttanti ad esporsi in questo contesto economico, comprese le banche.

Il denaro necessario a tenere in piedi la baracca non viene più creato.

Per ovviare a questo problema la FED ultimamente ha adottato strategie che si trovano ad un solo passo di distanza dall'arrivare a spargere denaro sulle città lanciandolo dagli elicotteri.

E' inflattivo quello che sta facendo la FED ricorrendo a certe forme di quantitative easing?

No, almeno per ora. Chi parla di inflazione dimentica di conteggiare nei suoi calcoli la quantità spaventosa di denaro che sta venendo cancellata. Le manovre della FED sono però distruttive ed a pagarne le spese alla fine rischia di essere il dollaro.

Adesso torniamo un attimo al solito primo cliente della BN e al suo debito di 1050 euro.

Esso dopo aver ricevuto 50 euro in pagamento dal secondo cliente, forte dei suoi 1050 euro (1000+5%) torna dalla BN e con essi ripaga il suo debito. La BN prende questi soldi, si reca alla BC e ripaga a sua volta il proprio debito pregresso, cioè 1000 euro più il 2% di interesse. Alla BN resterà materialmente un 3% di interesse, che era il ricarico che aveva effettuato sull'interesse fissato dalla BC. La BC fa sparire, come abbiamo detto prima i 1000 euro, depennandoli dai suoi libri contabili e chiudendoli dentro ad un deposito.

Quello che le rimane in mano è un 2% di interesse. Con una parte ci paga le spese per la struttura, il personale, il costo per stampare la moneta ecc. Quello che resta è guadagno. Come abbiamo visto però una banca centrale non dovrebbe esistere per guadagnare soldi. La sua funzione dovrebbe essere unicamente quella di mettere in circolazione denaro. Quel guadagno, che le deriva dal potere di creare la moneta è in un certo senso guadagno "indebito" e viene definito "signoraggio". Se la banca centrale appartiene allo stato in genere questo signoraggio viene ceduto ad esso. Se è di proprietà di privati quel denaro se lo spartiranno essi a seconda delle rispettive quote di proprietà.

Intanto si può notare che il sistema bancario trae i suoi guadagni da quello che non "crea", quindi dall'interesse (nella realtà anche da commissioni su diversi tipi di transazione, ma qui ci interessa il ciclo del denaro).

In secondo luogo, il signoraggio come viene raccontato in rete su diversi siti è un accozzaglia di sciocchezze. Alcuni affermano che le banche schiocchino le dita creando denaro, senza che questo rappresenti per esse un debito o una potenziale perdita. Creerebbero ad esempio 1000 euro senza costi o rischi e li presterebbero in giro. Se gli tornano indietro bene, se non gli tornano chi se ne frega, la loro perdita sarebbe comunque 0. A questo punto mi dovrebbero però spiegare, perché le banche di mezzo mondo sono al fallimento e perché mai, esse si scomodino a prestare il denaro in primo luogo.

Tanto varrebbe crearlo ed usarlo direttamente per comperare tutto ciò che esiste. Quale sarebbe il problema? Lo presterebbero per far si che la gente non capisca cosa stiano facendo?

Altri invece affermano che quando i soldi arrivano alla BC, questa invece di farli sparire li riciclerebbe chissà dove, per arricchire un gruppo selezionato di persone.

Su queste cose esistono controlli molto severi, per ovvie ragioni (anche se ci si potrebbe chiedere chi controlla i controllori), ma anche se in qualche modo ciò accadesse davvero, si chiamerebbe falso in bilancio. Sarebbe un atto criminale dei più gravi (a parte in Italia) sopratutto se perpetrato dalla banca centrale ed in ogni caso potrebbe essere condotto solo su cifre limitate.

Il sistema non funziona e non può funzionare così.

Una delle ragioni per le quali il denaro viene creato attraverso un debito è che in questa maniera esso è sterilizzabile, cioè richiamabile. L'ultimo anello nella catena del debito, la BC, può stabilire che c'è troppo denaro in circolazione e fare in modo che esso venga cancellato. Lo fa generalmente alzando il tasso di interesse. In questa maniera chi ha dei debiti è incentivato a ripagarli e come abbiamo visto, quando il debito viene ripagato il denaro scompare dal sistema.

In teoria nulla vieta ad uno stato di stampare denaro e, come disse una volta Bernanke riferendosi alla capacità della Federal Reserve di inflazionare il mercato, spargerlo sulle città lanciandolo dagli elicotteri. La ragione per cui non si fa è che quel denaro sarebbe difficilmente sterilizzabile. Si tramuterebbe in inflazione in maniera pressoché permanente.

Bisognerebbe mandare in giro delle squadre di persone apposite per rastrellare i soldi alla gente oppure inventarsi una tassa ad hoc per richiamare indietro il denaro.

Il rischio sarebbe quello di perdere il controllo della leva monetaria e di suicidarsi via iper inflazione.

Se anche i banchieri cattivi: Rockefeller, Rothschild, Warburg o chi per loro, volessero controllare il mondo attraverso le banche, non lo farebbero mai in quella maniera (creando cioè denaro non richiamabile), perché così facendo, finirebbero per distruggere molto velocemente lo stesso sistema che ambirebbero a dominare.

Prima di chiudere questo post è anche il caso di fare una precisazione sulle banche commerciali, quelle che ho chiamato BN. Esse nella realtà non si rivolgono alla BC ogni volta che qualcuno va a chieder loro un prestito. La maggior parte delle transazioni sono elettroniche al giorno d'oggi. La creazione e la distruzione di denaro avviene contabilmente un po' come descritto prima nel caso della BC. Anch'esse si segnano su un librone cosa devono avere e cosa devono dare. Si tratta in sostanza di una partita doppia. Se non capite di cosa stia parlando non vi preoccupate e tenete presente l'esempio di sopra (BC>BN>cliente). Magari se ne riparlerà meglio in un diverso post (l'articolo è gia abbastanza lungo).

Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Le cose che vanno ricordate alla fine non sono molte:

  1. Il denaro viene creato quando qualcuno contrae un debito col sistema bancario
  2. Quando un certo debito viene ripagato una quantità equivalente di denaro scompare
  3. Il debito dell'intero sistema è superiore al denaro esistente e quindi tecnicamente irripagabile
  4. Le banche guadagnano su quello che non creano, cioè l'interesse (a parte commissioni varie)
  5. Il servizio sul debito (che raggruppa interessi e interessi composti) è una quantità tendenzialmente in crescita
  6. Il debito non può continuare ad aumentare in eterno prima o poi una parte di esso deve essere eliminata dal sistema (non tutto perché se no sparirebbe anche il denaro)
  7. La maggior parte dei discorsi sul signoraggio che potete leggere in internet sono cazzate

Più avanti probabilmente scriverò qualcosa sulla riserva frazionaria, l'effetto moltiplicativo del sistema bancario e un po' in dettaglio sul funzionamento delle banche centrali e delle loro attuali politiche.

Per il momento mi fermo qua.

Update:

Alessandro mi ha fatto notare con molta cortesia un errore sostanziale nel mio articolo. Volevo aspettare che scrivesse lui qualcosa a proposito, ma è comunque il caso di far presente il problema a chi legge l'articolo, dato che ad un certo punto dico una cosa che poi successivamente smentisco (e non essendo un politico è un discreto problema). Il confine tra semplificazione e cazzata è sottile e a forza di semplificare si perdono dei pezzi per strada, ragione per cui fa sempre comodo un proof reader. Fortunatamente internet può spesso assolvere a questa funzione.

Come descrivo nell'articolo quando un debito x+y (principale + servizio sul debito) viene ripagato la parte del principale scompare mentre la parte y dell'interesse diventa un guadagno del sistema bancario. Questo guadagno , non scompare, ma viene per la maggior parte reintrodotto nel sistema sotto forma di spese del sistema bancario o dividendi. In sostanza dopo che il primo cliente paga il suo debito in euro 1000 + 50 i 1000 euro scompaiono mentre i 50 tornano nel sistema. Se il tutto fosse istantaneo il secondo cliente (che prende in prestito 1000 euro) potrebbe teoricamente mettere le mani su quei 50 euro che non sono scomparsi e trovarsi nella situazione del primo cliente. Con 1000 euro in mano e la necessità di trovarne 50 che non esistono.

In questo senso l'interesse dei debiti pagati prima ribilancerebbe la necessità di creare nuovo denaro generando altro debito e nel caso migliore manterrebbe la situazione costante (il debito complessivo del sistema rimane maggiore del denaro in circolazione x+y>x). Una parte del problema è che questo processo di reimmissione del denaro non è istantaneo e non riesce quindi a ribilanciare completamente questa necessità. In secondo luogo come abbiamo visto la y quella parte di interesse mai creata, aumenta con il passare del tempo dato che gli interessi scattano e si compongono.

In sostanza la y tende ad aumentare, ma aumenta molto più lentamente di quanto non poteva sembrare dal post originale. Più denaro viene creato rispetto ad una crescita sostenibile dell'economia e più la y complessiva del sistema cresce e più cresce il rischio di una violenta recessione o di una depressione. Invece più la quantità di denaro che viene creata si avvicina al tasso di crescita reale (e più velocemente il sistema bancario reimmette in circolazione nel sistema i suoi guadagni) è più ci si avvicina al caso in cui la situazione dell'indebitamento dovrebbe rimanere costante.

Il problema delle bolle speculative è che esse non creano una crescita reale e sostenibile, ma una fittizia basata sull'aumentare del valore di certi beni causato da tutto il denaro creato che su di essi va a scaricarsi (è sostanzialmente inflazione). Tutto questo denaro ovviamente fa aumentare anche il debito in maniera insostenibile rispetto alla crescità reale. Quando la bolla scoppia il debito va ripagato ed iniziano i problemi.

In futuro correggerò l'articolo e toglierò l'update, anche perché probabilmente verrà lasciato in prima pagina. Per ora lo lascio, anche come esempio di come si possano fare certi errori in buona fede ed in attesa che eventualmente Alessandro scriva un suo articolo sull'argomento.

24 commenti:

+zero ha detto...

porka paletta,
Ho letto di tutto sul signoraggio, ma non riuscivo a essere convinto di quello che leggevo, evidentemente molti parlano ma nn sanno che stanno a di..

Grazie veramente. Finalmente!!!
Aspeto con ansia il discorso della leva (che non credo proprio sia una buona cosa)

Grazie!

maat ha detto...

grazie veramente

la maniera elementare con cui ci hai spiegato le cose mi fa capire in maniera semplicemente fantastica cose che per me erano tabù.

...ho tanto da imparare quindi spero di rivederne tanti di questi post.

la semplicità non è cosa di questo mondo,...tutti usano termini e nozioni incomprensibili e altisonanti per dar l'impressione del "sapere".

tu invece fai il percorso inverso.
ti sono grato per questo

A ha detto...

Stand,

eccellente articolo divulgativo, e sono assolutamente d'accordo che queste cose andrebbero insegnate a scuola.

Però ritengo che ci sia un errore di fondo che inficia le conclusioni, spero di mettere insieme un post sul mio blog e cercherò di essere diplomatico :), ma ti anticipo l'idea.

Lo spread tra gli interessi attivi e passivi altro non sono che i ricavi delle banche. Le banche spendono in costi o utili tutto lo spread, cioè reimmettono il denaro degli interessi nell'economia che quindi ha la possibilità di ripagare i debiti contratti.

Stand ha detto...

Ciao Alessandro scrivici pure qualcosa, mi interessa. Se ho ben capito l'obiezione riguarda il fatto che quell'interesse che rappresenta il guadagno delle banche finisca poi per essere speso per coprire i costi degli istituti o distribuito in dividenti.

In questa maniera tornerebbe nel sistema ribilanciando la necessità di creare nuovo denaro.

Questo è senz'altro vero, ma in linea di massima quel denaro non riuscirà a compensare la necessità di crearne di nuovo, perché finirà con inseguire quest'ultimo.

Qui il discorso di fa più complesso e per non discutere sul nulla aspetterò il tuo articolo (così ora sei costretto a scriverlo ;)).

+zero ha detto...

A quel che ho capito io se la BCE fosse di proprieta' degli stati appartenenti, e il signoraggio fosse ripartito tra questi stati, i quali poi dovrebbero ridistribuirlo in maniera mirata , non ci sarebbe la grande truffa .

Il denaro ridistribuito, servirebbe per finanziare opere pubbliche, politiche antiinquinamento, e col tempo i soldi rimarebbero sempre gli stessi, e scorrerebbero per ogni azienda, famiglia, permettendo di capillarizzare la ricchezza.
Mentre ora i capillari sono secchi, e il denaro, o sangue, o liquidita, scorre nelle grosse arterie.


A causa invece di questo mancato signoraggio piano piano si sta dissanguando l'organismo economico, e il sangue va solo negli organi piu importanti, e lascia morire gli organini periferici. Peccato che l'organismo dovrebbe essere tutto uno!

Ho detto cazzate?

A ha detto...

Stand,

infatti hai capito perfettamente, non dubitavo, nonostante fossi stato ermetico.

E adesso mi hai incastrato a scrivere il post, accidenti ;)

Unknown ha detto...

+zero

Se la BCE fosse proprietà degli stati appartenenti cambierebbe poco. Il problema non è tanto chi si spartisce i soldi (comunque molti meno delle cifre pazzesche che sparano i vari complottisti che girano in rete) ma come è strutturato il sistema in generale. Poi se non erro buona parte dei proventi del signoraggio vanno a formare dei fondi di garanzia presso le varie banche nazionali (o almeno dovrebbero).

Stand

Del gold standard cosa ne pensi? Ho letto molte cose in giro, ma non sono mai riuscito a farmi un'opinione precisa. A logica secondo me sarebbe il sistema migliore, ma mi sembra un po' impraticabile tornarci dopo averlo abbandonato e aver creato un'espansione così spropositata della massa monetaria. A meno di non fissare artificialmente il prezzo dell'oro a cifre astronomiche. Comunque complimenti per il blog, anche se non condivido del tutto alcuni punti del "The Story So Far". :)

Stand ha detto...

Dato che Alessandro mi ha fatto notare un problema su quello che ho scritto nel post, in attesa di un suo articolo sull'argomento ho aggiunto un update di correzione.

Sul signoraggio ha ragione Randolph. E' un finto problema. Le cifre che restano in mano alle banche centrali tramite esso sono limitate. Quando la banca appartiene allo stato tornano ad esso in ogni caso. Quando non appartengono allo stato spesso vengono in buona parte recuperate tramite imposizione fiscale o vengono adibite ad altri usi, per impedire che qualche banchiere centrale sia tentato di basare la sua politica monetaria su eventuali guadagni che la banca centrale potrebbe conseguire.

Il gold standard come diceva Hayek ha il vantaggio di porre un tetto sia all'inflazione che alla deflazione. Anche in un Gold standard a riserva frazionaria la quantità di oro effettivamente esistente limita la quantità di denaro di carta materialmente creabile.

Prima o poi la gente si rende conto che non esiste abbastanza oro da poter essere scambiato con i pezzi di carta in circolazione e comincia in massa a chiedere la conversione della carta moneta. L'effetto è che una grande quantità di denaro scompare. Avviene una spontanea deflazione che si arresta quando il valore della carta moneta esitente diventa prossimo a quello dell'oro effettivamente presente nel sistema.

In questo senso il Gold standard, in teoria, anche se non previene le crisi economiche ne dovrebbe limitare l'impatto.

Una transizione ad un sistema basato sul Gold Standard mi sembra al momento difficile. Il primo ostacolo è che in un sistema del genere le banche centrali perderebbero gran parte del loro potere di influenzare il mercato e i banchieri questo non lo vogliono.

I problemi logistici in caso di transizione poi sarebbero diversi. Ron Paul, un parlamentare americano che aderisce alle teorie della scuola austriaca, suggerisce un sistema di moneta concorrente in cui al sistema attuale si affianchi un sistema di moneta che alle spalle abbia un bene reale.

Oro principalmente, ma se non bastasse anche altri metalli come argento o altri beni materiali ad esempio terreni. Questa seconda moneta affiancata alla prima se ritenuta più sicura o valida dal mercato nel tempo sostituirebbe la moneta di carta.

Mi è difficile valutare quando sarebbe semplice o fattibile una transizione di questo tipo. Sopratutto ora che i sistemi economici dei diversi paesi sono fortemente legati tra loro. Se la storia insegna qualcosa, di solito cambiamenti sostanziali del sistema avvengono dopo clamorosi fallimenti e quando i poteri che contano li reputano convenienti (spesso entrambe le cose).

Al momento anche considerata la crisi attuale reputo improbabile un ritorno al Gold Standard.

Unknown ha detto...

Infatti anche a me sembra improbabile che le banche centrali e gli stati rinuncino all'enorme potere che gli deriva dall'imporre il corso forzoso della moneta cartacea.

Una soluzione simile sarebbe fattibile solo in presenza di uno stato ultraminimo alla Nozick che abolisca del tutto la banca centrale (più o meno quello che propone Ron Paul mi sembra) o in un anarchia di mercato alla Rothbard. Scenari, a mio parere, ancora più utopistici del ritorno al gold standard, vista la situazione attuale.

A proposito di questo, la cosa che non mi convinceva nel tuo "The Story So Far" è quando definisci il sistema attuale "basato sul libero mercato come forza dominante dell'economia". Io do ragione a Mises sul fatto che siamo tutt'ora in un'economia sostanzialmente pianificata. Solo che al posto di un socialismo che toglie qualcosa ai più ricchi per redistribuire, sotto forma di welfare state, alle classi meno abbienti (come succedeva più o meno efficacemente nel "periodo keynesiano") ora si tratta di un socialismo che toglie alla classe media (con l'eccessivo carico fiscale o con le truffe perpetrate dai vari "consulenti finanziari") per redistribuire ai potentati politico-economici, lasciando le briciole al resto della popolazione sotto forma di uno stato sociale sempre più esiguo (vedi l'elemosina della "social card" di Berlusconi e Tremonti).

Poi mi rendo conto che la stragrande maggioranza delle persone ormai hanno identificato questo sistema come "neoliberismo", quindi probabilmente la tua è stata una scelta orientata alla chiarezza espositiva. Però di libero mercato attualmente ce n'è ben poco purtroppo, altrimenti per strada con le scatole di cartone a quest'ora ci sarebbero i grandi banchieri di Wall Street.

Stand ha detto...

Randolph, riguardo la definizione di libero mercato e come la penso a riguardo leggiti il primo post in assoluto che ho pubblicato sul blog probabilmente avrai la tua risposta.

Nel caso di alcuni termini come libero mercato o inflazione ci si dovrebbe mettere d'accordo una volta per tutte o definirli ogni volta. Di solito se non li definisco li per li vado con quello che viene comunemente inteso per semplicità.

Unknown ha detto...

Ok ora è chiarissimo! I vecchi post non li avevo letti tutti, comunque avevo intuito che nel riassunto avevi usato il termine in quel senso per semplicità. Ho puntualizzato solo perchè mi sembrava che quella frase stonasse un po' con il tono complessivo del blog :)

A ha detto...

Stand,

ho due brutte notizie:

1. non ho ancora pronto il post di risposta, e ci vorrà un po' visto il panico che continua a montare a lavoro,

2. il vero problema che ho col tuo post è la seguente frase: "In economia il debito e il denaro vengono definiti fungibili, cioè intercambiabili. Sostanzialmente sono la stessa identica cosa. Se esiste debito esiste denaro e viceversa." E ti anticipo la base della mia critica.

L'affermazione è falsa, il denaro è denaro, e il debito è debito. Ciò che è fungibile al denaro è esclusivamente una parte del credito senza termine, in sostanza solo il credito sul conto corrente (speso tramite bonifici, POS, carte di credito, in parte gli assegni, etc).

Qualsiasi altra cosa non è fungibile al denaro, ad esempio: un BOT, un'obbligazione bancaria, un CDO, un mutuo, una cambiale, un assegno non trasferibile, un contratto di leasing, etc.

Per capire cosa intendo, vai al negozio di elettronica sotto casa e prova a comprare un televisore dicendo al commesso che intendi pagare con un BOT da mille euro. (Sì puoi vendere il BOT in cambio di denaro e con le banconote the ti danno puoi comprare un televisore, ma non puoi usare direttamente il BOT).

Stand ha detto...

Ciao Alessandro, ovviamente non c'è nessuna fretta per l'articolo, scrivilo pure con calma.

Sul denaro mi sembra che tu stia compiendo un errore comune che è quello di confondere denaro e moneta. Non sono la stessa cosa. La moneta è solo un altra forma di denaro, così come i bot o i bond aziendali.

Ho prestato attenzione nell'articolo a nominare la moneta solo quando dico che la BN va da quella a centrale a chiedere materialmente che gliela stampi. Negli altri casi ho sempre usato il termine denaro o per non essere ripetitivo soldi (non l'ho riletto x controllare, ma ti assicuro che ci sono stato attento).

Quando viene creato un debito viene creato anche del denaro, quanto ogni diversa forma di esso sia poi liquida è irrilevante ai fini della definizione.

Un esempio banale. Diciamo che un signore mette su una fattoria e spende tutto il denaro che ha a questo scopo. Non gliene avanza abbastanza per acquistare dei semi da piantare. Decide quindi di recarsi da un contadino nei dintorni che sa aver avuto un raccolto abbondante e gli dice:

"Dammi una parte dei semi che ti sono avanzati, ne hai più che ha sufficienza. Io li pianterò e al prossimo raccolto ti restituirò i semi che mi hai dato".

L'altro contadino ci pensa su e accetta a condizione che però gli venga restituita una quantità di semi superiore a quella che gli presta visto che si accolla il rischio che questo signore abbia uno scarso raccolto e quindi di perdere i suoi semi.

Se il richiedende accetta di pagare questo prezzo supplementare, questo interesse, la transazione avviene. In sostanza il signore che ha messo su la fattoria ha contratto un debito con il contadino e questo debito è diventato il denaro con cui esso ha comperato i semi che poi pianterà.

Per formalizzare la cosa i due scrivono il tutto su un pezzo di carta,chiamiamola pure cambiale. Quanto è liquida (cioè accetta) quella cambiale?

Probabilmente non la potrà usare per comprarsi una lavatrice dato che il venditore di elettrodomestici non se ne fa nulla di essere pagato in semi, ma potrà realisticamente girarla ad un altro contadino o ad un acquirente di alimentari.

Rimane comunque denaro, indipendentemente dalla sua liquidità. La moneta che ha dietro il peso degli stati e quella rivoltella puntata alla tempia di tutti che viene chiamata corso forzoso rimane la forma più liquida di denaro.

I bot sono sempre denaro solo meno liquidi e per questa mancata liquidità viene pagato un premio che è normalmente conteggiato nell'interesse (il rendimento che i bot pagano).

Resta comunque il fatto che entrambi sono denaro e che quando un debito viene accettato (e per esistere qualcuno lo deve accettare per forza) del denaro viene creato.

+zero ha detto...

Grazie Stand per la possibilita di leggerti.

Secondo un altro economista che per me è parecchio in gamba sul signoraggio (ecco le sue parole:
Vi basta sapere che la moneta che usate è una moneta debito sfruttata dalla banca centrale e dalle banche private sue proprietarie per oberarvi di debiti e schiavizzarvi nel vero senso della parola? Eppure esistono molti difensori del signoraggio (come dubitarne) che generalmente oppongo alcune obiezioni a quanto detto. La prima è che contabilmente parlando la procedura è ineccepibile. La seconda è che il signoraggio si avrebbe solo se la banca centrale annullasse/distruggesse la moneta guadagnata. La terza è che l'offerta monetaria è correlata al reddito prodotto nel paese.
Smontiamole subito cominciando dall'ultima. Abbiamo già visto che l'offerta monetaria è svincolata da considerazioni reddituali e produce costantemente inflazione. La moneta è volontariamente e continuamente inflazionata ed erode mese dopo mese, anno dopo anno potere d'acquisto sui redditi dei cittadini.
Seconda obiezione: io non ho mai visto falò di carta moneta semplicemente perchè non esistono. Ci dicevano che lo Stato non poteva stampare moneta perchè l'avrebbe sicuramente inflazionata (molto probabile) e che quindi l'emissione doveva essere curata da un soggetto indipendente (una banca privata) che avrebbe DISTRUTTO LA MONETA ritornata. Ma come...non è così che secondo i sostenitori del signoraggio si produce il danno? Evidentemente hanno le idee confuse. Non sanno cosa dire. La banca centrale non distrugge un bel niente, inflaziona la moneta e lucra sul signoraggio perchè è incredibilmente conveniente farlo, punto.) fonte:=http://crackupboom.blogspot.com/search?q=signoraggio

Mi sa che ha ragione.
Io dico la mia.

Se nel sistema economico attuale, qualch'uno si mette via soldi, potrebbe a lungo andare avere dei vantaggi, mentre se io BCE inflaziono tutto, anche le formichine saranno erose del loro capitale.
In effetti l'inflazione reale sui beni primari è molto alta.

A ha detto...

Stand: "Sul denaro mi sembra che tu stia compiendo un errore comune che è quello di confondere denaro e moneta. Non sono la stessa cosa. La moneta è solo un altra forma di denaro, così come i bot o i bond aziendali."

Per quello che riguarda i concetti di denaro, credito, base monetaria (o massa monetaria), etc, il quadro logico che trovo più convincente e che adotto è quello della scuola Austriaca (ammettendo che lo abbia capito :). Per cui pesonalmente adotto le mini definizioni seguenti:

* denaro = moneta

* base monetaria = denaro + credito bancario redimibile a richiesta (conti correnti)

Il livello generale dei prezzi (proporzinale all'inverso del valore dell'unità monetaria) è determinato dalla base monetaria (non dalla quantità di moneta) e dalla volatilità.

Quello che tu chiami denaro io lo chiamo massa monetaria o base monetaria. E per me la base monetaria è qualcosa di simile a M1. Mi sembra che tu consideri la base monetaria più simile a M3 o attirittura più vasta (un BOT trentennale non entra in M3).

Per un buon articolo sull'interpretazione austriaca del rapporto tra credito e base monetaria ti consiglio:

Is Debt Alone a Threat? by Frank Shostak 11/2/2006

http://mises.org/story/2364

Non mi convincerai mai che un BOT trentennale è denaro, per lo meno finché non vedo il commesso alla cassa accettarlo come pagamento del televisore ;)

Unknown ha detto...

+zero

Ho letto il post che hai linkato e provo a spiegarti come la vedo io. Sostanzialmente quello dei signoraggisti è un altro punto di vista sullo stesso problema. La differenza deriva dal fatto che loro identificano lo stato con la collettività, tanto che invocano il ritorno alla piena sovranità monetaria da parte di esso. Così facendo viene automatico considerare usura il fatto che in cambio della moneta cartacea vengano dati in garanzia titoli di stato (che comunque sono a loro volta pezzi di carta senza valore, visto che lo stato, sebbene nella maggior parte dei casi non lo faccia, potrebbe anche decidere di non rimborsarli)

Il fatto che poi i politici usino allo scopo i soldi delle nostre tasse, fa parte del più ampio problema legato alla lotta tra chi produce ricchezza e chi si appropria di essa con l'uso della coercizione. Se lasciassi la piena sovranità monetaria agli stati non otterresti altri che aumentare ulteriormente l'inflazione, perchè i politici, non più frenati dalla moneta a debito (non che comunque li freni granchè) stamperebbero denaro senza controllo per alimentare le clientele da cui traggono il proprio potere e si rischierebbero situazioni tipo Repubblica di Weimar.

Insomma dovresti fidarti della loro buona fede, ma, soprattutto nel nostro paese, mi sembra una cosa abbastanza utopistica. Alcuni, per risolvere il problema, propongono la fantomatica "democrazia diretta", che in tempi di massiccia manipolazione mediatica come quelli attuali si tradurrebbe però soltanto in un allinearsi come pecore dietro al populista di turno.

Quindi non si tratta di un diabolico complotto da parte di cattivi banchieri alle spalle dei poveri stati, che se potessero vorrebbero il bene dei propri cittadini, ma di una situazione voluta da entrambe le parti, perchè senza i politici i banchieri non potrebbero prosperare e senza i banchieri i politici diventerebbero inutili, perchè i singoli individui si renderebbero conto che nella maggior parte dei casi sarebbero in grado di governarsi da soli.

La soluzione migliore, a mio parere, sarebbe un ritorno al gold standard, con la nascita di una serie di monete private in concorrenza convertibili in oro, tra le quali il mercato sceglierebbe spontaneamente le più affidabili. I signoraggisti invece propongono cose tipo i titoli a tasso negativo, le icemoney e altre soluzioni da Repubblica di Salò, perchè vogliono lasciare ai politici (che loro identificano con gli esecutori della volontà popolare) il potere di decidere delle vite dei ognuno di noi. Non a caso la maggior parte di essi sono appartenenti a vari gruppetti di orientamento neofascista (o al massimo si tratta di comunitaristi, magari anche "di sinistra", ma con idee non troppo dissimili)

Unknown ha detto...

Ci tengo a precisare che con l'ultima affermazione non mi riferisco all'autore del post in questione che, noto con piacere, al termine del suo intervento sposa la tesi, molto più ragionevole, secondo la quale la sovranità monetaria dovrebbe essere esercitata il meno possibile. Quindi in sostanza ci divide soltanto un diverso grado di fiducia nella democrazia... ;)

Stand ha detto...

Alessandro, non stiamo affatto dicendo cose diverse semplicemente stiamo usando altri termini (immagino dipenda dalla fonte da cui abbiamo appreso certe cose). Parte della confusione deriva dal fatto di usare il termine denaro in maniera generica, mentre di solito esso viene quasi usato come un suffisso.

L'articolo che ho scritto voleva essere molto semplice, terra a terra in modo che si comprendessero pochi, ma fondamentali concetti. Uno di essi e la frasetta che viene spesso ripetuta sul fatto che il denaro sia debito. Sfido qualcuno a chiedere durante ad una cena con amici se uno di essi sia in grado di spiegare cosa si intenda con quella frase.

Probabilmente nessuno sarà in grado di rispondere coerentemente.

Il denaro viene genericamente definito come un mezzo di scambio. Ci sono poi sistemi in cui il denaro è basato su un bene reale che si traducono ad esempio nei sistemi a moneta metallica o convertibile o sistemi in cui il denaro è basato sul credito.

Il denaro basato su un bene fisico non l'ho neanche sfiorato perchè mi interessava far capire il funzionamento del sistema attuale ed esso è fondamentalmente un sistema in cui il denaro è basato sul credito.

Il denaro a credito, quello che in inglese viene chiamato "credit money" e che chiamo semplicemente "denaro" viene definito come: ogni diritto vantato nei confronti di una controparte (persona legale, reale o altro) che possa essere usato per l'acquisto di beni o servizi.

In questo senso una qualsiasi cambiale anche se accettata da un solo individuo come forma di pagamento (torniamo all'esempio del contadino) è denaro.

Quello che viene chiamato in inglese fiat money e che io chiamo moneta o denaro liquido e che tu definisci genericamente "denaro" ha nella realtà due origini.

Può essere creato dalla banca centrale in cambio dell'emissione da parte dello stato di un buono del tesoro. Concettualmente, anche in questo caso, come contropartita alla creazione di questa moneta qualcuno, lo stato, contrae un debito e teoricamente anche questa forma di denaro è richiamabile.

L'altro fonte della moneta è il sistema delle banche commerciali che attraverso il fuzionamento della riserva frazionaria (che come ho detto non avevo proprio intenzione di spiegare per il momento), quando un individuo si indebita con una banca la crea.

La somma della moneta creata dalla banca centrale e dal sistema delle banche commerciali rappresenta la "base monetaria".

Su cosa sia la base monetaria come vedi siamo perfettamente daccordo.

La moneta, anche se da un punto di visto concettuale può essere considerata "denaro a credito", tecnicamente si configura come un credito inesigibile. Viene anche banalmente chiamata "denaro a corso legale".

In soldoni pur essendo un tipo di cambiale è una cambiale che non può essere riscossa e che lo stato attraverso il suo potere legale impone a tutti di accettare in quanto tale.

Il corso legale le garantisce anche il massimo grado di liquidità.

Questo francamente è un livello di dettaglio su cui non avevo proprio intenzione di imbarcarmi (almeno per il momento), ma spero comunque di essere stato sufficientemente chiaro.

Ovviamente non ti consiglierei mai di provare a comprare un televisore usando un bot trentennale ;).

Unknown ha detto...

ciao,
Anche se è la prima volta che scrivo qui, in realtà ti leggo da diversi mesi.

La frase:

"7. La maggior parte dei discorsi sul signoraggio che potete leggere in internet sono cazzate"

mi sembra molto riduttiva e autorferenziale. Un po' come quando da bambini si dice "ho ragione io e basta perchè ho ragione"
Non mi sembra che riguardo al signoraggio in giro ci siano molte cazzate, magari insettezze ok, ma definirle cazzate è un po' troppo... quali sono secondo te le cazzate più grosse che vedi su internet?

Stand ha detto...

Ciao Iphone, generalmente uso termini meno forti o ricorro a del sarcasmo (immagino si sia notato) che è un sistema con un altro per non trovarmi a scrivere pagine piene di imprecazioni.

Nel caso dei discorsi sul signoraggio cazzata è il termine più gentile che mi viene in mente. Quello più cattivo è: deliberata menzogna.

Dire che la torre Eifell è alta 200 metri invece che 324 è un inesattezza. Dire che la torre Eifell è un cavallo è una cazzata.

Descrivere quello che certa gente definisce "signoraggio" come la più grande truffa mai perpetrata da che esiste l'umanità non è un inesattezza è qualcosa di peggio.

Cosi come il dare ad intendere che se lo stato emettesse direttamene la moneta staremmo tutti meglio e vivremmo una vita serena e senza debiti.

Randolph qualche commento sopra ha dato una buona e diplomatica risposta sul signoraggio.

Più avanti tornerò sull'argomento con un post e spero che diventerà chiaro come la penso.

+zero ha detto...

Devo dire che grazie a te Stand finalmente ora ho le idee molto piu chiare sul signoraggio.
Mi hai messo la pulce nell'orecchio e mi sono informato meglio, riflettuto ecc.
In effetti si leggono parecchie cazzate.
C'è chi vuole addossa tutta la colpa della crisi attuale alle banche, quando in realta ci sono migliaia di cause, e tutti sono piu o meno colpevoli.

Aspetto con passione il tuo prossimo erticolo sulla leva bancaria.
Ciao.

+zero ha detto...

Grazie Radolph!! Mi sei stato molto utile per chiarire meglio le mie idee.

Unknown ha detto...

+zero

Di nulla! :)

Unknown ha detto...

Ciao! per coloro che hanno problemi di finanziamento, si prega di contattare: duranddupond290@gmail.com è grazie a questo indirizzo sono stato in grado di ottenere un prestito di 25.000 € che mi ha permesso di risolvere i miei problemi questo è quello che voglio ha condiviso queste informazioni con voi. grazie