giovedì 19 giugno 2008

Il futuro è tra noi

La crisi economica, sta lentamente facendo il suo corso consumando la vita di milioni di persone. Nel sud della California sono comparse tendopoli come non se ne vedevano dagli anni 30. Se fino a qualche anno fa ad abitare in certe condizioni erano per la maggior parte drogati, persone con seri problemi mentali o personali, ultimamente le tendopoli sono sempre più occupate da gente la cui vita ha preso una piega sbagliata.

E con piega sbagliata intendo: "aver sottoscritto un mutuo di tipo speculativo consapevolmente o ingannati dalla propria banca e non essere riusciti a far fronte all'aumento progressivo delle rate da pagare".

Il Dailybulletin in un articolo racconta come si sia modificata la composizione degli abitanti delle tendopoli e come il loro numero continui ad aumentare costantemente. Alcune famiglie che si ritenevano appartenere al ceto medio (nota personale: se pensate di appartenere al ceto medio siete in realtà membri della classe bassa, se pensate di essere ricchi appartenete la ceto medio ecc) , si sono trovate di fronte a una scelta che ricorda più certi paesi del terzo mondo che non gli Stati Uniti: o pagare il mutuo sulla casa o comprarsi il cibo.

Inutile dire cosa abbiano scelto.

Dal Dailybulletin:

"(l'insediamento) Ha assunto una vita propria" ha detto il sindaco Paul Leon. "Non ci siamo resi conto che sarebbe cresciuto tanto in un tempo così breve, il che riflette quanto sia necessario"

"Cresce e continua a crescere" ha detto CArlos Villabos, residente della città delle tende negli ultimi 4 mesi. "E non ho ancora visto nessuno andarsene"

Villalobos dice che il campo è molto popolare perché la polizia lascia vivere i suoi abitanti, salvo sporadici casi, senza particolari interferenze.

La città vicina fornisce acqua e bagni, e raccoglie l'immondizia. Diverse chiese forniscono regolarmente cibo.

Tende a parte sembrano messi meglio che in certe città italiane. Almeno li la spazzatura la raccolgono.

Con l'aggravarsi della crisi immobiliare è lecito attendersi un incremento della popolazione di queste tendopoli, con l'ovvio rischio di generare una pressione insostenibile anche per la solidarietà delle città, in cui esse sono localizzate.

Il video sotto penso si commenti da solo



Non disperate però!

Anche nel buio più pesto aleggia sempre una scintilla di luce.

La tecnologia e la creatività americana si sono fortunatamente messe in moto per trovare delle soluzioni ai problemi abitativi della popolazione e agli (ancora troppo) elevati prezzi delle case.

Niente più tende! Il futuro è dei container!

Avete letto bene.

Benvenuti a Container City!

Un azienda di Detroit (una delle città più violentemente colpite dalla crisi e dalla disoccupazione seguita al tracollo della General Motor) ha deciso di riutilizzare i container come unità abitative. Progetta di costruire un condomino pilota, composto da 17 unità il cui prezzo sarà del 25% inferiore al costo di un condominio "normale". Il prezzo delle abitazioni varierà dai 100000 ai 190000 dollari a seconda della metratura.

Un affarone insomma, considerato che ormai in certe zone le case normali arrivano a costare metà di quella cifra.

Da Containercity.com :

I container sono un metodo di costruzione estremamente flessibile, avendo una forma modulare, hanno una grande resistenza strutturale e sono rapidi da procurare. Le città fatte di container offrono una soluzione alternativa all'utilizzo dello spazio.

Non è neppure detto che le città di container debbano sembrare composte da containers!

Mmmmmmhhhhhhh

A voi cosa sembrano?






Auto volanti? Fusione fredda? Energia di punto zero?

Dimenticatele

Il futuro è già tra noi.

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