venerdì 20 giugno 2008

La Spagna ci "schifa"

Bloomberg riporta come la Spagna abbia preso la decisione di non accettare più i buoni di stato Italiani come garanzia per prestiti a breve termine.

Il tesoro Spagnolo presta la liquidità in eccesso a sua disposizione a istituti finanziari e banche di investimento in cambio di securities di vario genere come garanzia. L'anno scorso la Spagna in seguito ad un boom del surplus a disposizione, ha esteso la gamma dei titoli che accetta includendo buoni del tesoro di governi esteri e bond emessi da aziende con rating AAA.

Da luglio, che sia di origine privata o pubblica, la Spagna accetterà solo debito che abbia un rating AAA, il che taglia fuori l'Italia i cui BOT hanno un rating A+ (pari a quello del Botswana) secondo Standard & Poor's e Aa2 secondo Moody's.

Da Bloomberg:

"Ciò sembra riflettere esattamente le divergenze di interessi all'interno della zona euro che ci aspettavamo e ne dovremmo tener conto in futuro" ha detto Meyrick Chapman un stratega sulle posizioni a reddito fisso all'UBS AG di Londra.

La liquidità del governo Spagnolo è calata quest'anno a causa dell'aumentato numero di buoni che hanno raggiunto la maturità, constringendo il tesoro ad essere più severo riguardo alle garanzie che accetta, ha detto Ezquerra (direttore del debito pubblico al tesoro spagnolo)

"Abbiamo meno denaro in eccesso da prestare al mercato" ha detto. "In pratica, questo significa che non possiamo continuare ad accettare i buoni Italiani".

La Spagna continuerà ad accettare i buoni del tesoro della Germania, Francia e Olanda, dagli altri membri quotati all'Iberclear con un rating AAA, e naturalmente quelli emessi da essa stessa.

Il segnale per l'Italia è ovviamente pessimo. La Spagna potrebbe essere solo il primo di tanti altri paesi che potrebbero rifiutare i nostri buoni del tesoro. Questo si va ad aggiungere all' aumento vertiginoso dello spread (la differenza) tra il rendimento dei BTP italiani e quelli tedeschi arrivata a toccare i 60 punti base a Marzo il massimo dal 1999.

La crisi nel mercato del credito fa scappare gli investitori e li spinge a rifugiarsi in titoli ritenuti poco rischiosi come i buoni tedeschi o a speculare sulle materie prime. Questa fuga rende più costoso all'Italia finanziarsi tramite il proprio debito, dato che i rendimenti sui Btp devono aumentare per attirare gli investitori.

La spaccatura tra i buoni dei diversi stati europei riflette la differenza, nella forza delle varie economie e il fatto che esse avrebbero bisogno di politiche economiche diverse. Paghiamo, insomma il prezzo delle previsioni che opera il mercato su quanto duramente verrà influenzata l'economia Italiana dalla crisi attualmente in corso.

Ovviamente chi compra dei buoni, è interessato oltre che al loro rendimento alla richiesta che esiste sul mercato per i buoni stessi, cioè quanto essi siano vendibili. Se altri paesi seguissero la direzione indicata dalla Spagna e cominciassero a rifiutarli, il nostro debito rischierebbe di fare la fine della questione dei matrimoni tra gay nella campagna elettorale americana.

Non li vorrebbe toccare nessuno. Neanche con un palo di 10 metri.

Nessun commento: