mercoledì 30 luglio 2008

Chiamiamola Disperazione

In questo post, avrei tanto voluto discutere del grafico qua sotto e di quel che rappresenta (siate ben rilassati prima di guardarlo), ma gli ultimi avvenimenti nel mondo bancario meritano la precedenza.

La notizia del momento è la manovra fatta dalla Merrill Lynch per cercare di aumentare la propria capitalizzazione.

Prima di parlarne più in dettaglio rivediamo un attimo le dichiarazioni fatte quest'anno da John Thain il CEO della Merrill:

  1. 1/25 "Non penso che siamo in affanno... siamo ben posizionati per lanciarci nel 2008"
  2. 4/3 "Siamo ben forniti di capitale per proseguire senza dover rivolgerci al mercato azionario"
  3. 4/10 Le riserve monetarie della Merrill "sono sufficenti per le previste esigenze future"
  4. 4/22 La Merrill recupera 9,5 miliardi di dollari emettendo nuovo debito e vendendo delle azioni preferenziali
  5. 5/7 "Non abbiamo intenzione di recuperare altro capitale"
  6. 7/18 "Non penso che vogliamo fare cose stupide. Siamo stati ben bilanciati nei termini di ciò che abbiamo venduto e ed il prezzo al quale lo abbiamo fatto. Non abbiamo liquidato roba ad ogni prezzo possibile"
  7. 7/28 La Merrill vende 8,5 miliardi di dollari sotto forma di azioni, scaricando dei CDO a 22 centesimi il dollaro
Se esistesse, Thain dovrebbe vincere il nobel alla bugia.

Il 17 Luglio Thain ha esposto i pessimi risultati per il secondo quarto, rassicurando comunque gli azionisti sullo stato della banca di investimento. La Merril ha venduto la sua quota (del 20%) di bloomberg per 4,4 miliardi di dollari riuscendo a limitare così le perdite per il secondo quarto a 4,6 miliardi. Come dissi nel mio vecchio post, la maggior parte delle perdite derivavano da tranche di CDO, super senior.

I CDO non sono altro che i mutui presi, spezzati, impachettati e venduti dalle banche ad altri sotto forma di obbligazioni. Queste obbligazioni venivano vendute in tranche di differente qualità. Le super senior erano quelle di qualità migliore, con un rating AAA, e naturalmente se le tenevano le banche nei loro portafogli invece di rivenderle. Fino all'anno scorso raccontavano che non fosse possibile che le super senior perdessero valore (senza portare nessuna prova empirica, storica, matematica o di altro genere a supporto di questa convinzione).

Il tempo ha dimostrato esattamente il contrario. Su 4,6 miliardi di perdite della Merrill nel secondo quarto, 3,5 dipendono da tranche super senior di CDO. Il 17 Luglio, durante l'esposizione del risultati della banca il valore delle sue azioni era di 30,73 dollari ad azione. Lunedì il titolo della Merrill ha chiuso a 24,33.

Nel mezzo il piano delle Merril annunciato appunto il 28 Luglio. Ecco come si è sviluppato il piano secondo il Wall Street Journal:

La più grande e singola azione intrapresa dalla Merrill lunedì, è stata la vendita di assets basati sui mutui ad una affiliata del fondo Lone Star. Questi assets avevano un valore facciale di 30,6 miliardi, e la Merril li teneva sui suoi libri contabili per un un valore di 11,1 miliardi alla fine di Giugno. Il Lone Star ha pagato per questi assets solo 6,7 miliardi di dollari, cioè 22 centesimi per ogni dollaro di valore facciale. La vendita ha ridotto la quantità di quel tipo di assets in possesso della Merrill di più della metà, portandola ad 8,8 miliardi da 19,9 miliardi.

Un articolo su Bloomberg mette in luce un altro particolare:

Merrill ha detto di aver venduto 30,6 miliardi in CDO ad un affiliata del fondo di investimento residente a Dallas, Lone Star, producendo una perdita tasse escluse di 4,4 miliardi. Merrill fornirà il finanziamento per circa il 75% del prezzo di acquisto, secondo l'annuncio.

Riassumendo:

Il CEO della Merrill va in giro durante l'annuncio dei risultati per il quarto a raccontare che nonostante le perdite va tutto bene e non hanno bisogno di altri capitali.

10 giorni dopo la Merrill vende una serie di CDO che sulla carta dovrebbero valere 30,6 miliardi. Ovviamente essendo un valore fittizzio senza nessuna attinenza con la realtà, il prezzo va abbassato e viene portato a 11,1 miliardi di dollari. Anche questo non basta per venderli evidentemente, fanno quindi uno sconto alla Lone Star e vendono tutto il pacco di CDO per 6,7 miliardi incassando una perdita netta di 4,4 miliardi.

Non è sufficiente. La Merrill deve finanziare il 75% dell'operazione con soldi suoi. In sostanza il 75% di quei 6,7 miliardi li sborsa la Merrill prestandoli alla Lone Star. La Lone Star alla fine del giro ha messo fuori solo 1,675 miliardi su un valore facciale iniziale di 30,6 miliardi, quindi il 5,583%.

WOW!!!

Questo è un ottimo indizio su quanto possano attualmente valere le tranche super senior di CDO. 22 centesimi ogni dollaro è un disastro e considerate che la svalutazione del 78% non tiene conto del finanziamento al 75% dato dalla Merrill.

Se pensavate che fosse finità qua la manovra della Merrill vi sbagliate. Sempre dall'articolo di Bloomberg:

Merrill Lynch & Co. ha detto che riporterà perdite record per 5,7 miliardi di dollari, tasse escluse, nel terzo quarto a causa di perdite addizionali nella vendita di collateralized debt obligations (CDO) e per la copertura di contratti con aziende assicuratrici di bond (le spesso citate monoline) inclusa la XL Capital Assurance.

L'azienda New Yorkese ha detto oggi in una dichiarazione che prevede di recuperare 8,5 miliardi tramite un offerta pubblica di azioni. Temasek Holdings, il fondo sovrano di singapore che è già uno dei maggiori investitore nella Merrill, comprerà 3,4 miliardi di azioni, ha detto la Merrill.

Qualcuno dei miei lettori avrà strabuzzato gli occhi leggendo le righe sopra. Un paio di post fa avevo parlato del sistema bancario e dei risultati che i diversi istituti avevano riportato nell'ultimo quarto. Venne fuori il nome del Temasek, collegato alla Merrill e ad una clausola chiamata "Rachet Provisions".

Questa clasuola esiste per compensare il Temansek da eventuali perdite che potrebbero derivargli da nuove emissioni di azioni da parte della Merrill. Il Temasek ha investito diversi miliardi nel corso degli ultimi mesi comprando azioni della Merrill. Per garantire il valore di questo investimento ha inserito una clausola che prevede, nel caso la Merrill provasse ad accumulare capitale emettendo nuove azioni (che andrebbero quindi a svalutare il valore di quelle in possesso del Temasek) che essa compensi il fondo di Singapore ripagandolo delle perdite.

Il pagamento può anche avvenire in natura. Di quei famosi 3,4 miliardi in azioni che il Temasek dovrebbe acquistare 2,5 in realtà, sono azioni che la Merrill da al fondo come pagamento della "Rachet Provision". Su 8,5 miliardi in nuove azioni da vendere quindi, solo 6 sono quelli che la Merrill incasserà, a dimostrazione che la "Rachet Provision" rende il finanziamento un giochino estremamente costoso. Altre banche che hanno dovuto sottoscrivere clausole del genere sono la Citigroup e la WaMu.

Specialmente quest'ultima è in un bruttissimo stato e la "Rachet Provision" che dovrebbe pagare al TGP (un fondo texano) in caso di emissione di altre azioni, non fa che peggiorarne la condizione.

Come vogliamo chiamare tutta questa manovra della Merrill?

E' una mossa coraggiosa? Stanno finalmente iniziando a (s)vendere i CDO gettando un po' di chiarezza sul valore di certa robaccia che si tengono in pancia le banche?

Forse.

Io la chiamo disperazione.

Nessuna banca, in realtà, vorrebbe mai arrivare a questo punto. Se è dovuta scendere così in basso significa che la situazione è tutt'altro che rosea e come la Merrill, anche le altre sue colleghe sono infarcite di CDO. La tranche che ha venduto la Merrill inoltre è del 2005, il che fa presumere che tutte quelle del 2006 e della prima metà del 2007 debbano ancora uscire fuori.

Altra cosa particolarmente fastidiosa in tutta questa operazione sono state le tempistiche.

Davvero qualcuno crede che il 17 Luglio il CEO della Merrill non conoscesse la situazione della sua banca e non sapesse che avrebbe dovuto svendere assets e recuperare capitali?

Cosa dovrebbero dire i fessi che seguendo le rassicurazioni di Thain, hanno comprato le azioni della Merrill perdendo 6 dollari ad azione? Ed il capo della SEC che sembra essere sempre impegnato a dare la caccia agli shortisti dov'era?

Possibile che alla banche e ai banchieri sia concesso di fare qualunque porcheria?

E vorrebbero che la gente non perdesse la fiducia nel reparto bancario e azionario?

Ormai siamo alla farsa totale. Le regole vengono cambiate ogni tre per due e sempre e solo a favore di certi soggetti.

Qualche giorno prima di questi avvenimenti, la NAB (la National Australia Bank) ha dovuto incassare 830 milioni di perdite su una (s)vendita di CDO, perdendo circa il 90% del valore facciale, cioè a 10 centesimi al dollaro. Molti vedevano un collegamento tra l'operazione della NAB e quella della Merrill, ritenendo che la svendita di CDO della banca australiana avesse innescato quella fatta dalla Merrill.

Si è scoperto invece che è successo proprio il contrario.

Vi chiederete come sia possibile se la vendita di CDO della NAB è precedente a quella della Merrill.

Tutto dipende dal fatto che la NAB è pesantemente esposta nei famosi 19,9 miliardi di CDO (di cui una parte come abbiamo visto è stata (s)venduta) in possesso della Merrill, il che l'ha coinvolta direttamente in tutta l'operazione fatta dalla banca d'investimento Statunitense. In pratica la NAB sapeva in anticipo cosa avrebbe fatto la Merrill è ha agito preventivamente costretta dagli eventi svendendo i CDO in suo diretto possesso.

Questo spiegherebbe anche tutta una serie di movimenti azionari sospetti intorno alla Merrill nei giorni precedenti l'azione di lunedì. Sembrava che qualcuno sapesse già cosa sarebbe successo. Anche in questo caso il caro Mr Cox (il capo della SEC) non è pervenuto. Probabilmente stava girando per Wall Street con un aspirapolvere a tracolla a dar la caccia al fantasma di qualche shortista.

Ieri la borsa americana, straffatta con qualcosa di estremamente potente, ha chiuso in netto rialzo, il che è veramente interessante date le ripercussioni che potrebbe avere l'azione della Merrill.

Sul Financial Times, William Tarona, analista alla Goldman, dice che se la Citigroup adottasse lo stesso metro della Merrill nello svalutare i suoi 22,7 miliardi in CDO, riporterebbe 16,2 miliardi di perdite.

Dal Financial Times:

Mike Mayo, analista alla Deutsche Bank, dice che l'azione della Merrill, due settimane dopo che John Thain, il capo esecutivo, disse che non avevano bisogno di raccogliere altri capitali, “solleva problemi riguardo alla credibilità dell'industria (bancaria)”.

William Tanona, analista alla Goldman Sachs, ha detto che se la Citi dovesse valutare i suoi 22,7 miliardi di CDO al livello della Merrill ciò comporterebbe perdite per 16,2 miliardi. La Citi questo mese ha affermato che valuta i suoi CDO, circa 61 centesimi al dollaro. La Citi ha declinato ogni commento. Eppure, gente vicina alla compagnia dice che gran parte dei suoi CDO sono precedenti al 2005 – prima del prodursi dell'attuale crisi. In virtù di ciò, essi dicono che la Citi ritiente di poterli tranquillamente valutare all'attuale livello.

Inanzitutto chiederei a Mike Mayo di quale "credibilità" parla.

Ha ancora una credibilità, se ma l'ha avuta, il comparto bancario? E' un anno che non fa che snocciolare balle su balle. Ed insieme ad esso i famosi "regolatori": il capo della Fed, il ministro del tesoro americano, il capo dell'FDIC, il capo della SEC.

Non c'è ne uno che dica la verità.

I pochi che lo stanno facendo si sono prima licenziati e ridiventati privati cittadini, come l'ex governatore della federal reserve di St.Louis William Poole, che ha da poco fatto alcune scomode considerazioni sulla Fannie e la Freddie.

Per il resto la menzogna e l'arbitrarietà regnano sovrane.

Un ottimo esempio di questo è la giustificazione che da la Citi sulla sua valutazione di 61 centesimi al dollaro per i CDO che possiede. Ha una relativa importanza quando sono stati emessi i suddetti CDO se prima o dopo il 2005. Bisogna vedere quanto vengono valutati dal mercato, ed il mercato come anche la (s)vendita della Merrill dimostra, li valuta come carta igenica. Inoltre il boom immobiliare è scoppiato nel 2003 anche se ha raggiunto il picco nel 2005. Se questi CDO fossero buoni come va in giro a dire, la Citi li avrebbe già venduti a 61 centesimi al dollaro prima che la situazione possa peggiorare ulteriormente.

La verità e che la situazione si è gia deteriorata e quei CDO valgono 22 centesimi al dollaro se va bene.

Un articolo sul Times dice:

Sean Egan, dell'Egan Jones, ha definto la vendita (fatta dalla Merrill) un momento di demarcazione, le cui implicazioni potrebbero innescare ingenti ulteriori perdite sui CDO e relativi assets a livello globale. "Questo manda un segnale forte e chiaro che il problema coi CDO non è di liquidità, ma risiede nel valore degli assets sottostanti (i mutui)" ha detto.

Freddie Mac, rivelò alla fine di Marzo 32 miliardi in perdite in varie securities che definì "temporanee" e che non sono state conteggiate nei bilanci. Fannie Mae ha riportato 9 miliardi di simili perdite allo stesso tempo. Eppure, le perdite necessitano di essere maggiori di quanto stimato fin'ora, ha affermato Mr Egan, in parte perché il mercato dei CDO si è deteriorato significativamente da Marzo.

Egan sta dicendo che il problema non è tanto che manchi il denaro da investire in CDO, ma che essi costano troppo in proporzione al valore dei mutui su cui sono stati costruiti. Aggiungo che se dovessero venderli al valore vero di mercato le banche arriverebbero quasi a regalari, con perdite che in buona parte dei casi oscillerebbero tra l'80% e il 90%.

Così le banche se li sono tenuti a bilancio, sperando che la gente si dimenticasse di che roba si trattava o che il mercato immobiliare in seguito a qualche miracolo (o aiuto statale) si riprendesse, per poter poi rifilarglieli in futuro.

Peccato che il mercato immobiliare non si riprenderà prima del 2011-12 e che la gente scottata da precedenti esperienze, non voglia dimenticarsi che roba siano i CDO.

Aspettiamo pazientemente, quindi, altre inevitabili (s)vendite di CDO con ripercussioni pesantissime sull'intero comparto bancario (e sulle GSE). Quando arriveranno a 4-5 centesimi il dollaro magari ne comprerò qualcuno anchio.

Ho giusto bisogno di un po' di carta da parati.

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