venerdì 11 luglio 2008

Dagli scricchiolii alle crepe

Negli ultimi post ho parlato di scricchiolii, indicando un serie di avvenimenti che potrebbbero segnalare la possibiità di un crollo dei mercati. Facendo un giro, sulle news economiche provenienti da diversi paesi del mondo, mi sono reso conto di essermi sbagliato.

Altro che scricchiolii. Ormai siamo arrivati a gigantesce fessure che si aprono minacciose, nel soffito del sistema finanziario internazionale.

Oggi Paulson il ministro delle finanze americano è tornato sulla questione delle 2 GSE Fannie e Freddie dichiarando :

"Oggi il nostro principale obiettivo è il sostegno alla Fannie Mae e alla Freddie Mac nella loro forma attuale e nell'espletamento della loro importante funzione."

"Apprezziamo gli sforzi del congresso per completare una legislazione in grado di aituarci a promuovere la fiducia nelle due agenzie. Manteniamo un dialogo con i regolatori e con le compagnie (Fannie e Freddie). L'OFHEO continuerà a lavorare con le compagnie mentre esse intraprendono tutti i passi necessari che permettano loro di continuare, la loro importante missione pubblica."

Che cavolo sta cercando di dire esattamente Paulson?

Sembra escludere la nazionalizzazione, ma non dice che cavolo intende fare per assicurare l'esistenza delle 2 GSE, ne dove ha intenzione di recuperare i famosi 75 miliardi necessari alla loro ri-capitalizzazione.

Non sembro essere l'unico ad essere rimasto perplesso dalle dichiarazioni del ministro americano. I titoli delle due agenzie sono colati a picco a seguito delle dichiarazioni di Paulson perdendo rispettivamente il 29% la Fannie e il 24% la Freddie.

Per avere una visione più chiara della fiducia del mercato nelle 2 GSE sotto riporto i grafici dell'andamento dei 2 titoli negli ultimi mesi:

Fannie


Freddie


A giudicare dall'andamento del titolo, Fannie e Freddie resteranno in vita, almeno nella forma attuale ancora per poco, che che ne dica Paulson. La precaria situazione dei due giganti dei mutui ha trascinato a fondo le borse di mezzo pianeta come comunica repubblica . Fortuna che è venerdì e non inizio settimana, anche se salvo soprese prevedo un lunedì infuocato in borsa.

Un altra crepa è rappresentata dalla situazione di due grosse banche americane, Wachovia e Washington Mutual (WaMu). La Wachovia ha da qualche giorno cambiato il CEO (l'amministratore delegato) dell'azienda, assegnando, dopo 6 settimane di estenuante ricerca, l'incarico a Robert Steel che ha abbandonato il suo posto come sottosegretario al ministero dell'economia per andare a dirigere l'istituto.

Steel prima di entrare a far parte del governo statunitense, era, come anche il ministro del tesoro Paulson, un pezzo grosso della Goldman Sachs (la maggiore banca di investimento del mondo) e questo ha sollevato un girandola di voci su una prossima acquisizione della Wachovia da parte della Goldman.

Il mio commento è: ma chi glielo fa fare!

Infatti Larry Smith, il CEO temporaneo della banca (quello che Steel sostituirà) ha dichiarato che la Wachovia ha intenzione di rimanere indipendente, come a dire che nessuno è così fesso da comprarsela. La banca ha dovuto mettere da parte 4,2 miliardi in previsione di future perdite derivanti dal mercato dei mutui, il che ha fatto rivedere le stime delle perdite del secondo quarto al rialzo da 2,6 miliardi a 2,8 miliardi.

Una altra banca in pessime acque e la WaMu. Il titolo è sceso da un massimo di 43 dollari a Gennaio del 2007 agli attuali 5,30 dollari. Oltre ad un susseguirsi di cambi ai vertici dei settori strategici dell'azienda, la WaMu ha ridotto all'osso i mutui che concende scoprendo improvvisamente, tecniche segrete e dimenticate, come chiedere la busta paga a chi vuole farsi concedere un mutuo e controllarne la solvibilità.

Mish Shedlock, da un anno sul suo blog segue l'andameno di un pool di mutui ATL-A (sono i mutui di categoria intermedia tra i subprime ed i prime) della WaMu. Le prime 5 tranche del pool dalla A1 alla A5 sono classificate con un rating AAA (il più alto possibile per un prodotto finanziario). Esse costituiscono il 91,7% dell'ammontare del pool con un valore di 476,069 milioni di dollari contro un valore totale di 519,159 milioni di dollari.

Il bello è che scartabellando tra i dati del pool uno scopre che il 10.48% dei mutui sono REO, cioè la banca si è ripresa la casa, mentre nel 32.69% dei casi chi paga il mutuo è in ritardo di 60 giorni sul versamento delle rate. Sono dati devastanti, eppure il 91,7% del pool è ancora classificato AAA.

Agenzieeee di ratiiiing.....iuh uuuh!

Il pool in questione (per la precisione è il WMALT 2007-0C1) è un indicatore della situazione dei mutui della WaMu e nel corso dell'ultimo anno non ha fatto che peggiorare.

La traballante situazione della Wachovia e della Wamu si va ad aggiungere a quella terrificante della Lehman lasciandoci con 3 banche che sono troppo grandi per poter essere lasciate fallire. Fin'ora la strategia della Fed è stata di far acquistare le banche in fallimento da soggetti bancari più grandi e solidi come nel caso della Bear Sterns e della Countrywide.

Voglio proprio vedere dove andrà a trovare Bernanke un compratore per una delle 3 suddette banche.

E adesso abbandoniamo le banche al loro destino e facciamo un giretto per il mondo.

L'Italia sta implodendo!

Forse pochi se ne sono accorti realmente, ma l'economia italiana si sta squagliando come neve al sole. L'inflazione è a livelli che non si vedevano da tempo, gli stipendi non han fatto altro che calare da parecchi anni, dato che tutti i problemi di competitività e produttività sono stati scaricati sulle spalle dei lavoratori, sopratutto quelli giovani. Le industrie sono rimaste arretrate ed obsolete ed incapaci di concorrere sul mercato internazionale.

Il panorama industriale italiano avrebbe bisogno di una moneta debole per incentivare l'esportazione, invece è ancorato all'euro da cui però anche volendo, non si può uscire perchè al momento è l'unico riparo che abbiamo da un inflazione terribile che in metà del mondo corre a due cifre e dall'esplosione del debito pubblico che si avrebbe con un ritorno alla lira.

Morti dentro e morti fuori dall'Europa.

Dopo decenni di bastonamento e riduzione dei salari indovinate un pò. La gente ha smesso di spendere, perchè improvvisamente quel poco di margine che aveva a disposizione viene divorato dai rincari del greggio, del cibo e delle materie prime. Per questo come ho detto diverse volte, dobbiamo ringraziare i grossi soggetti finanziari che speculano sulle materie prime (senza che nessuno faccia nulla per impedirglielo) per rifarsi delle perdite derivanti dall'attuale crisi finanziaria.

Niente esportazioni e bassi consumi interni. Scacco matto!

La conseguenza dell'abbassarsi dei consumi è una riduzione della produzione, la chiusura di molte attività commerciali, specialmente quelle piccole e medie che si ritrovano con l'acqua alla gola, e un aumento spaventoso della disoccupazione.

Il mercato dell'auto è crollato del 20% a Giugno, la fiat ha già annunciato la cassa integrazione per 14000 dipendenti, in autunno. La telecom licenzierà probabilmente metà della sua forza lavoro (circa 30000 dipendenti) per cercare di ridurre le spese e ripianare i debiti contratti grazie alla banda di manigoldi che l'hanno gestita dalla privatizzazione in avanti. L'alitalia è fallita e si parla di 6-8000 mila licenziamenti (so io dove gliela metterei la cordata italiana al presidente del consiglio) e queste sono solo alcune delle industrie maggiori che ci restano/restavano.

Ma i banchieri centrali continuano nonostante tutto a mettere in guarda da possibili aumenti degli stipendi che potrebbero innescare un spirale prezzi-stipendi come durante la stagflazione degli anni 70.

Devo fare un gigantesco sforzo per cercare di non essere volgare....Ma dove cazzo la vedono questi buffoni la possibilità di uno scenario del genere????????? (e non sono stato volgare)

Aumenta la disoccupazione, cioè l'offerta di lavoratori, cala la produzione e gli stipendi dovrebbero aumentare???

In base a quale magia???

Se vi preoccupaste di stroncare la speculazione sul mercato dei future e la finiste di fornire continuamente le banche di denaro non ci sarebbe nessun aumento dei prezzi e questa crisi si rivelerebbe per quello che è, una crisi deflattiva, in cui tutto lo pseudo denaro creato durante il boom della finanza strutturata è evaporato lasciando crateri nei bilanci delle banche e dei fondi di investimento.

Mi sbilancio a fare una previsione, che i miei amici, cioè la metà dei lettori del blog, conosce bene.

Entro il dicembre del 2010 questo paese salterà economicamente per aria. Dichiarerà fallimento, con tutte le terribili conseguenze del caso.

Ma non lasciatevi andare allo sconforto. Gioite! Non siamo soli nella disgrazia.

La Spagna sta implodendo anche più velocemente dell'Italia. Questo perché le banche spagnole si sono dedicate freneticamente ad imitare le loro colleghe americane nel riconfezionamento e nella rivendita dei mutui. Il mercato dell'auto a Giugno è sceso del 31%, e la produzione industriale è calata del 5,5% nell'ultimo anno. Il tracollo del mercato immobiliare produce 100000 disoccupati ogni mese.

In questo bello scenario il governo Spagnolo dopo aver sondato le condizioni di mercato ha deciso di bloccare l'emissione di una serie di buoni del tesoro con scadenza a 15 anni, affermando che preferiscono aspettare che la situazione sul mercato del credito si stabilizzi (spero abbiano tanta pazienza).

In soldoni gli spagnoli temevano che l'asta per i buoni sarebbe andata deserta o che gli investitori avrebbero richiesto la promessa di rendimenti troppo alti. In entrambi i casi si sarebbe trattato di un esplicito segnale di sofferenza dell'intera economia spagnola, urlato al mondo intero.

Han preferito desistere.

La Standard & Poor's ha rilasciato un avvertimento sulla condizione del settore bancario spagnolo, segnalando il pericolo che "un improvviso deterioramento nelle condizioni economiche" porterebbe a un rapido aumento dei debiti non ripagabili.

La differenza tra i rendimenti dei titoli di stato tedeschi e spagnoli è passata dai 4 punti base dell'anno scorso, ai 27 attuali. Anche se il debito pubblico spagnolo è basso, esistono forti preoccupazioni sull'impatto che un eventuale salvataggio del comparto bancario avrà su esso, ne per altro è chiaro come questo salvataggio potrebbe tecnicamente avvenire dato che la BCE non ha funzioni del genere, al contrario della banca centrale americana e gli aiuti di stato sono proibiti dalla comunità Europea.

La crisi non ha neanche risparmiato i due maggiori paesi dell'unione Europea. La produzione industriale a Maggio è calata del 2,6% in Francia e del 2,4% in Germania. Anche la locomotiva tedesca comincia a perdere colpi.

L'associazione europea aereospaziale e delle industrie legate alla difesa, ha tenuto ieri un incontro con Jean-Claude Trichet, il presidente della BCE, per esprime una profonda preoccupazione riguardo al cambio dell'euro, che viene considerato sopravvalutato del 25% e per chiedergli implicitamente di fare qualcosa a riguardo.

Se pensano di smuovere Trinchet sono degli illusi, non penso che saranno in grado di convincerlo a parole. Potrebbero sempre, mettersi in ginocchio e provare con la tecnica usata in Italia per farsi promuovere ministri. Chissà che non abbia un qualche effetto.

Nel frattempo in Inghilterra sono tornati gli anni 30. Il prezzi delle case hanno riportato il crollo più marcato da quando esistono dati a riguardo, il livello e tale che per trovarne uno simile bisogna tornare al 1931 nel pieno della grande depressione anno in cui la Gran Bretagna abbandonò il gold standard. Da inizio anno a Giungo il prezzo è sceso dell'8,7%. Il professore Goodhart, insegnante alla London School of Economics, ha detto: "La produzione è destinata a precipitare, la disoccupazione a salire, probabilmente in maniera acuta. E' una situazione orribile."

Per una volta l'unione Europea non se la prende con noi, ma con gli inglesi aprendo nei loro confronti una procedura di infrazione accusandoli di non aver neppure provato a tenere il deficit sotto il 3%. Il labour per sua stessa ammissione ha dichiarato che sforerà i limiti quest'anno arrivando a toccare il 3,2% del PIL. Anche Germania e Francia in passato hanno sforato i limiti, ma avendolo fatto durante il picco più basso toccato dell'economia durante lo scoppio della new economy, sono rientrate nella clausola di eccezzionalità evitando sanzioni.

Per l'Inghilterra è diverso. Lo sforamento si è verificato al picco del ciclo quando i ricavi dovuti alle tasse erano al livello massimo. Dal 1999 si è verificato un progressivo deterioramento nel bilancio strutturale, il che pone la Gran Bretagna al di fuori della regola di eccezzionalità.

Se l'Europa piange gli USA non ridono di certo. A Giungo il numero di case messe all'asta a seguito del mancato pagamento del mutuo, sono aumentate del 53% mentre il numero di case tornate di proprietà delle banche è triplicato. Anche in questo caso non si vedeva nulla di simile dalla grande depressione, ha affermato Rick Sharga, vice presidente del marketing a RealtyTrac.

"Avremo un milione di case di proprietà delle banche entro la fine dell'anno" Sharga ha detto in un intervista. "Esse rappresenteranno tra un quarto ed un terzo delle vendite complessive di case."

Per chi ancora sperasse in una ripresa del mercato immobiliare entro breve, riporto le parole di Mark Zandi, economista capo per Moody's Economy.com in West Chester, Pennsylvania:

"La situazione delle aste di case, sta peggiorando, e resterà tale fino alla prossima decade" "il mercato del lavoro viene eroso e i proprietari di casa hanno meno denaro a disposizione. Le banche sono meno disposte a collaborare con te se la tua casa è in negative equity (se il valore effettivo della casa è inferiore all'ammontare del mutuo da pagare), mentre tu sei incentivato a riconsegnare la casa alla banca se ti trovi (economicamente) sott'acqua."

Fondamentalmente in tutto il mondo si stanno verificando gli stessi eventi, con alcune ovvie connotazioni locali. Gli inglesi sono più indebitati degli italiani, gli italiani hanno però un mercato meno dinamico e le grandi industrie decotte, i tedeschi reggono ancora per il momento, mentre la Spagna e gli Stati Uniti si stanno sciogliendo come ghiaccio su un fornello.

Che tu possa vivere in tempi interessanti diceva un saggio cinese e questi sono senz'altro tempi interessantissimi e non voglio neppure provare a parlare di politica internazionale, come di un possibile attacco all'Iran o dell'incontro segreto tenutosi il 13 Marzo al parlamento americano, in cui si mormora siano stati esposti i piani per introdurre la legge marziale in previsione di un tracollo completo dell'economia statunitense.

Ma un pò di noia no?

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