domenica 13 luglio 2008

Zombification

Zombification è il termine usato ormai per identificare la condizione in cui si trovano le banche americane e diverse banche europee.

Infarcite di debiti non sono state fatte fallire, ma vengono mantenute artificialmente in vita da un continuo flusso di denaro che gli viene fornito dalle banche centrali. Attenzione, non si tratta di denaro regalato, perché non è possibile nel sistema economico attuale fare un operazione del genere, si tratta di prestiti. L'unica maniera per "regalare" denaro alle banche sarebbe quello di nazionalizzarle e tappare i buchi di bilancio con denaro pubblico.

I prestiti forniti alle banche hanno una scadenza mensile, ma vengono rinnovati ad ogni scadenza, in altri termini quando si tratta di ripagare i debiti con la banca centrale i vari istituti che resterebbero in mutande se fossero costretti ad aprire il portafogli per davvero, semplicemente chiedono altri prestiti e in quantità maggiore di quelli precedentemente erogati in modo da saldare i debiti passati.

Un pò come quegli individui che pagano i debiti su una carta di credito usando un altra carta di credito.

Le banche sono a tutti gli effetti dei morti viventi.

I buchi di bilancio restano li, ma ad esse non viene concessa la possibilità di morire.

E' quello che si intende dire quando si afferma che una banca centrale può risolvere un problema di liquidità delle banche, ma non di insolvenza. Non possono regalare denaro, ma possono prestarne in continuazione sperando che le banche lo usino in maniera oculata e in qualche modo riescano tramite investimenti a ripianare i propri libri contabili.

Come ho detto diverse volte non potendo più prestare denaro ad una popolazione indebitata fino al collo, le banche si sono messe a speculare sul prezzo del cibo, dell'energia e delle materie prime. I banchieri centrali ben consapevoli della cosa si guardano bene dall'impedirglielo nella speranza che riescano in fretta a migliorare la loro situazione finanziaria togliendogli le castagne dal fuoco.

Adesso siamo passati ad un livello superiore di zombificazione, fino ad ora inedito.

E' arrivato il momento della Fannie Mae e della Freddie Mac.

Come detto diverse volte le due GSE sono talmente grandi da non poter essere lasciate fallire, perché sarebbe la fine del sistema finanziario così come lo conosciamo.

Una articolo del times rivela quale sembra essere la strada che Bernanke ha intenzione di percorrere per salvare le due agenzie. "Regalargli" 15 miliardi di dollari per tamponare la situazione, ricevendo in cambio delle preferred stock. Cioè delle nuove azioni emesse per l'occasione che andranno quindi a diluire ulteriormente il già ben misero valore del titolo delle GSE.

Oltre a questo la Fed aprirebbe la finestra di sconto normalmente riservata alle banche, anche alla Fannie e alla Freddie. Attraverso di essa le GSE potrebbero continuare ad ottenere dei flussi regolari di liquidità.

In pratica le GSE verrebbero implicitamente nazionalizzate.

La solita farsa. Non vogliono nazionalizzarle veramente, ma non possono lasciarle fallire per cui continueranno a fornire loro un continuo flusso di denaro trasformandole in zombi e dichiarando surrettiziamente :"ci siamo noi governo degli Stati Uniti dietro ad esse, non preoccupatevi, i vostri soldi non scompariranno". (a meno che non siate azionisti)

Roubini ha pubblicato un articolo molto interessante a riguardo, sconsigliando vivamente una operazione di questo genere. Fa notare come in generale le GSE abbiamo in pancia mutui e titoli di qualità decente e stima che limitandosi a ristrutturare la situazione delle due agenzie le perdite ammonterebbero al 5% dei 5 trilioni di titoli che esse possiedono.

Le agenzie potrebbero restare solventi ed in vita a fronte di una limitata perdita.

Si parla quindi di 250 miliardi (anche se personalmete penso che Roubini sia un pò troppo ottimista nelle sue stime). A paragone, i detentori dei bond Argenti hanno riportato una perdita del 75%. Inoltre i titoli delle due GSE offrivano rendimenti dell'1% superiori a quello dei titoli del tesoro americano. Quell'1% era il rendimento che andava a coprire il rischio di un possibile fallimento delle GSE. Insomma, chi ha investito pensando che aveva a che fare con titoli assimilabili ai buoni del tesoro Statunitensi, ha preso un granchio e doveva essere consapevole che si poteva verificare un fallimento.

Una zombificazione della Fannie e della Freddie significherebbe per il tesoro americano spendere inutilmente quell'1% in più rispetto ai titoli di stato, si parla quindi di 50 miliardi. Tanto vale nazionalizzarle senza tanta ipocrisia, dire esplicitamente che le GSE appartengono al governo e quindi i titoli che emettono devono avere gli stessi rendimenti dei bot governativi, risparmiano perciò i suddetti 50 miliardi.

Purtroppo un operazione del genere risulta intollerabile a livello politico. Ad uno stato che ha già un debito pubblico che supera i 9 trilioni di dollari andrebbero ad aggiungersi 5 trilioni in più da garantire. Uno scenario inattuabile politicamente, specialmente in un anno di elezioni.

Perché quindi non zombificarle, rimandando il problema, (perché la zombificazione non è una soluzione), lasciando che se ne occupi il poveraccio che riceverà la carica di presidente dopo le elezioni di Novembre?

Tipica mossa da politici dei giorni d'oggi.

Il secondo quarto si sta per chiudere è gia trapelano le stime delle perdite per il settore bancario. Ho gia parlato dei 2,8 miliardi di perdite stimate della Wachovia. Si dice che la Citigroup riporterà 8 miliardi di perdite e la Merrill Lynch 4 miliardi.

Altro che terroristi islamici e jihadisti, se continua così il prossimo presidente degli USA si dovrà difendere dai morti viventi.

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